Gesù…, alzati gli occhi, gli disse: “Oggi debbo fermarmi a casa tua”.
Luca 19:5
(Gesù) entrò là dove era la bambina. E, presala
per mano, le disse:… “Ragazza, ti dico: alzati”. Subito la ragazza si alzò e camminava… E
furono subito presi da grande stupore.
Marco 5:40-42
La vita del bambino
(1)
Al tempo del profeta Eliseo (2 Re 4),
viveva una donna ricca che aveva riconosciuto nel profeta un “uomo di Dio” e
gli aveva offerto ospitalità. Aveva persino convinto suo marito a costruire e
ad arredare una stanza apposta per lui. Quella donna non poteva avere dei
figli, ma un giorno, conoscendo la sua sofferenza, Eliseo le promise che Dio le
avrebbe dato un figlio.
E così avvenne. Ma un mattino il bambino
lamentò un forte mal di testa e a mezzogiorno morì, sulle ginocchia della
madre. Che cosa farà la donna? Piangerà disperata e seppellirà il fanciullo?
No! Essa corica il piccolo sul letto del profeta; poi, animata da una grande
fede, va di corsa a cercare l’unica persona che poteva aiutarla, Eliseo, l’uomo
di Dio. Gli racconta l’accaduto e sembra dirgli: “Se sei tu che ci hai dato
questo bambino, adesso non puoi lasciarlo morire. Devi assolutamente fare
qualcosa”. Eliseo mandò prima il suo servo, ma questi non riuscì a far rivivere
il bambino. Allora andò egli stesso e trovò il bambino morto, disteso sul suo
letto. Allora supplicò il SIGNORE e il piccolo risuscitò e fu restituito
vivo alla madre.
Care mamme, il Signore vi ha dato dei
figli. Il Suo desiderio è che abbiano la vita eterna e non che siano perduti.
Allevateli nella fede e nella conoscenza del Vangelo. Accogliete il Signore Gesù – raffigurato in questo racconto dal
profeta Eliseo – nella vostra casa,
e fate in modo che si senta come “a casa propria”!
(segue domani)