Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili.
Romani 8:26
Lo Spirito Santo nel credente
A
chi dobbiamo rivolgerci quando abbiamo un bisogno, una richiesta, una supplica:
al Padre, al Figlio o allo Spirito Santo? Si prega, si loda, si glorifica lo
Spirito Santo?
Anche
se lo Spirito Santo è Dio, non c’è un solo passo in cui sia detto che qualcuno
abbia adorato, lodato o pregato direttamente lo Spirito Santo. Vediamo sempre
che le preghiere sono rivolte al Padre
nel nome di Gesù Cristo, come ci ha insegnato il Signore Gesù stesso
(Giovanni 16:23, 24, 26); anche i ringraziamenti devono essere fatti a Dio: “Fate
ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di Lui” (Colossesi
3:17).
La
funzione dello Spirito è di venire in nostro aiuto perché, come abbiamo letto
nel versetto iniziale, noi “non sappiamo pregare come si conviene” (Romani 8:26).
La preghiera è offerta a Dio per mezzo
dello Spirito: “Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni
preghiera e supplica” (Efesini 6:18).
Ci
sono però dei passi in cui si vede chiaramente che l’adorazione, la lode e la preghiera sono rivolte direttamente al
Signore Gesù, come già facevano i primi cristiani (1 Corinzi 1:2), perché Egli
è Dio (oltre che perfetto uomo). Alcuni grandi uomini di Dio ci mostrano chiaramente
questa loro comunicazione diretta col Signore: Stefano martirizzato prega
Cristo; l’apostolo Paolo lo supplica e gli rende grazie.