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domenica 23 marzo 2025

23 marzo - “È compiuto!”

Gesù... disse: “È compiuto!” E, chinato il capo, rese lo spirito.

Giovanni 19:30.

 

“È compiuto!”

 

Non ci sono parole più straordinarie di queste nella storia dell’uomo. Due parole nel medesimo tempo devastanti e vittoriose.

Fermati un istante e rifletti. Che cosa era compiuto? Era compiuto il piano di redenzione e di salvezza dell’uomo che era nei progetti di Dio prima ancora che il mondo fosse! È forse un grido di sconfitta? Certamente no! Non è un grido di disperazione ma di compimento.

Perché Gesù pronunciò quelle parole?

Devo confessare onestamente che più il tempo passa e più la cosa mi appare grandiosa. Ho sentito tante risposte: per soddisfare la legge di Dio, per la Sua gloria, per adempiere le Scritture; e sono tutte risposte giuste. Ma qui c’è qualcosa di più, c’è una straordinaria compassione, un amore senza limiti. Il cuore del Signore soffriva per tutte quelle persone che rivolgevano al cielo i loro sguardi disperati cercando consolazione e misericordia.

Rifletti su quanto Dio ha fatto. Egli non passa sopra il peccato, né scende a compromessi; non ignora la nostra ribellione né abbassa il livello della Sua santità. Il peccatore non rimarrà impunito, né il ribelle riuscirà a farla franca. Ma c’è una possibilità per ogni uomo, una sola: la croce di Cristo, dove la grazia e la giustizia di Dio si sono incontrate (Salmo 85:10) e hanno trovato piena soddisfazione in quel grido “È compiuto!”