Gesù... disse: “È compiuto!” E, chinato il capo, rese lo spirito.
Giovanni 19:30.
“È compiuto!”
Non
ci sono parole più straordinarie di queste nella storia dell’uomo. Due parole nel
medesimo tempo devastanti e vittoriose.
Fermati
un istante e rifletti. Che cosa era compiuto? Era compiuto il piano di
redenzione e di salvezza dell’uomo che era nei progetti di Dio prima ancora che
il mondo fosse! È forse un grido di sconfitta? Certamente no! Non è un grido di
disperazione ma di compimento.
Perché
Gesù pronunciò quelle parole?
Devo
confessare onestamente che più il tempo passa e più la cosa mi appare grandiosa.
Ho sentito tante risposte: per soddisfare la legge di Dio, per la Sua gloria,
per adempiere le Scritture; e sono tutte risposte giuste. Ma qui c’è qualcosa
di più, c’è una straordinaria compassione, un amore senza limiti. Il cuore del
Signore soffriva per tutte quelle persone che rivolgevano al cielo i loro sguardi
disperati cercando consolazione e misericordia.
Rifletti
su quanto Dio ha fatto. Egli non passa sopra il peccato, né scende a
compromessi; non ignora la nostra ribellione né abbassa il livello della Sua
santità. Il peccatore non rimarrà impunito, né il ribelle riuscirà a farla
franca. Ma c’è una possibilità per ogni uomo, una sola: la croce di Cristo, dove la grazia e la giustizia di Dio si sono
incontrate (Salmo 85:10) e hanno trovato piena soddisfazione in quel grido
“È compiuto!”