Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia.
Da questo abbiamo conosciuto
l’amore: Egli (Cristo) ha dato la Sua
vita per noi.
Se il nostro cuore non ci
condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio.
1 Giovanni
3:13, 16, 21
L’unico vero amore
(leggere 1 Giovanni 3:13-22)
L’odio del mondo verso i
credenti non ci deve stupire (v. 13); ci dobbiamo piuttosto preoccupare quando
quelli che sono nemici giurati del Signore si dichiarano nostri amici. Quanto all’amore,
nella maggior parte dei casi si tratta di contraffazioni perché i moventi sono raramente
puri e disinteressati. Il solo vero
amore è l’amore di Dio, perché trova la sorgente in Lui stesso e non in
colui che ne è l’oggetto. È di questo amore che noi dobbiamo lasciarci amare,
ed è la croce di Cristo il luogo dove impariamo a conoscere quanto sia infinito
questo amore divino.
I versetti da 19 a 22 di
questo capitolo 3 sottolineano la necessità di una buona coscienza da parte
nostra, di un cuore che non ci condanni. Se pratichiamo ciò che è gradito al
Signore, Egli potrà esaudire le nostre preghiere. “Se dimorate in me e le mie
parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto” (Giovanni
15:7).
Dei genitori onorati
dalla condotta del loro figlio gli accorderanno volentieri le cose che chiede.
“Rimanere in Lui” (1 Giovanni 2:6) cioè in Cristo corrisponde all’ubbidienza; “Egli in noi” (1 Giovanni
4:13) è la comunione che ne risulta.
Se immergiamo nel mare
un vaso aperto, il suo interno sarà subito bagnato e riempito di acqua. Che anche
i nostri cuori siano ripieni dell’amore di Cristo!