“Perciò, o uomo, chiunque tu sia che giudichi, sei inescusabile; perché nel giudicare gli altri condanni te stesso; infatti tu che giudichi, fai le stesse cose” Rom. 2:1.
Chi è questo “chiunque”? E' facile esserlo?
Ho, di recente avuto, contatti con una sorella scandalizzata dal fatto che un pluriomicida si fosse convertito a Cristo in carcere. Aveva commesso più di due decine di omicidi alcuni dei quali particolarmente efferati, ma poi durante la prigionia si era pentito divenendo cristiano. Aveva iniziato a leggere assiduamente una Bibbia che gli avevano regalato. Era stato battezzato.
I peccati lavati via, il passato perdonato, l'anima ripulita? Assurdo aveva sentenziato questa sorella., “Tutto ciò mi turba”.
Siete stati alle prese con un alcolizzato? O avete assistito alla conversione di un pervertito? Tutto assurdo? Noi li abbiamo condannati e magari anche il tribunale lo ha fatto ma se accettano il dono di Dio fatto in Cristo questo non avverrà dinanzi al Suo giudizio.
“L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia” Romani 1:18. Strano che si sia molto più tolleranti verso coloro che soffocano la verità.
Supponiamo che Dio voglia semplificare le cose proponendo all'uomo una sola cosa: Usando solo le vostre forze dovete saltare così in alto da toccare la luna.
Questo “omicida” magari sarà in grado di saltare solo 20 cm, io invece riuscirò a raggiungere 1,80. Lui avrà compiuto un salto da schifo mentre io sarò andato un metro e sessanta sopra lui ma paragonati ai 384.000.000 mt che restano chi oserà aprire bocca?
“Pensi tu, o uomo, che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio?” Rom. 2:3.
Noi non solo siamo indegni ma non siamo neppure qualificati. Chi è questo “chiunque”?
Possiamo esserlo ognuno di noi quando dispensiamo la grazia di Dio attraverso una sua opinione personale. Lo è stato il fratello maggiore del figliol prodigo (Luca 15) che non volle partecipare alla festa. Lo è stato il lavoratore che ha faticato dieci ore, irritato perché quello che ha lavorato solo un'ora ha preso la stessa “paga” (Matteo 20). Attenzione dal reputare qualcuno immeritevole della grazia di Dio. Attenzione ad usare il martelletto del giudice in questo modo. Certo noi siamo chiamati ad odiare il peccato ma il compito di Dio è quello di occuparsi del peccatore.