(Gesù disse:) “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo... Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla”.
Giovanni 15: 1, 5
La vera vite
Come
tutti sanno, la vite sopravvive per moltissimi anni, però i suoi tralci vanno
potati alla fine di ogni inverno e hanno bisogno di essere curati nel corso dell’anno.
La loro potatura consente la longevità della pianta e permette di ottenere uva
di migliore qualità.
Nella
Bibbia, la vite e i tralci sono una figura di Gesù e di quelli che credono in
Lui. Gesù è la sorgente della vita, e i
credenti devono restare attaccati a Lui per portare del frutto, per fare
ciò che Dio si aspetta da loro. Il Padre è il vignaiuolo, che si prende cura
dei credenti affinché questi portino più frutto.
Ogni
credente è sottoposto a questo lavoro di “potatura”. Le circostanze difficili
della vita fanno parte dei mezzi che il Padre usa per accrescere la nostra
capacità di portare dei frutti alla Sua gloria. Il Signore incoraggia i
discepoli a restare vicini a Lui, parlandogli con la preghiera, meditando la
Sua Parola. È l’unico modo per essere “produttivi” per Dio.
Perché
il Signore dice di essere Lui la “vera” vite? Nell’Antico Testamento è scritto:
“Portasti fuori dall’Egitto una vite” (Salmo 80:8). Questa vite era Israele, la
nazione che Dio aveva fatto uscire dalla schiavitù dell’Egitto e aveva piantato
nella terra promessa perché producesse del frutto. Ma quel popolo non ha
ascoltato il suo Dio, e non poteva essere chiamato “la vera vite”. Questo
titolo è riservato al Signore Gesù. Egli ha detto
di essere quella vite mentre era sul
punto di offrire Se stesso sulla croce. Sacrificando la propria
vita, è diventato la sorgente di ogni “linfa” vitale per tutti quelli che lo
amano e lo seguono.