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domenica 2 marzo 2025

02 marzo - La vera vite

(Gesù disse:) “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo... Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla”.

Giovanni 15: 1, 5

 

La vera vite

 

Come tutti sanno, la vite sopravvive per moltissimi anni, però i suoi tralci vanno potati alla fine di ogni inverno e hanno bisogno di essere curati nel corso dell’anno. La loro potatura consente la longevità della pianta e permette di ottenere uva di migliore qualità.

Nella Bibbia, la vite e i tralci sono una figura di Gesù e di quelli che credono in Lui. Gesù è la sorgente della vita, e i credenti devono restare attaccati a Lui per portare del frutto, per fare ciò che Dio si aspetta da loro. Il Padre è il vignaiuolo, che si prende cura dei credenti affinché questi portino più frutto.

Ogni credente è sottoposto a questo lavoro di “potatura”. Le circostanze difficili della vita fanno parte dei mezzi che il Padre usa per accrescere la nostra capacità di portare dei frutti alla Sua gloria. Il Signore incoraggia i discepoli a restare vicini a Lui, parlandogli con la preghiera, meditando la Sua Parola. È l’unico modo per essere “produttivi” per Dio.

Perché il Signore dice di essere Lui la “vera” vite? Nell’Antico Testamento è scritto: “Portasti fuori dall’Egitto una vite” (Salmo 80:8). Questa vite era Israele, la nazione che Dio aveva fatto uscire dalla schiavitù dell’Egitto e aveva piantato nella terra promessa perché producesse del frutto. Ma quel popolo non ha ascoltato il suo Dio, e non poteva essere chiamato “la vera vite”. Questo titolo è riservato al Signore Gesù. Egli ha detto di essere quella vite mentre era sul punto di offrire Se stesso sulla croce. Sacrificando la propria vita, è diventato la sorgente di ogni “linfa” vitale per tutti quelli che lo amano e lo seguono.