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lunedì 10 marzo 2025

E se Dio chiamasse proprio te?

Geremia, Gedeone e Mosé: nessuno di loro si sentiva adatto per il compito che Dio voleva affidargli.

Ogni persona ha le sue caratteristiche naturali, le sue inclinazioni, il suo carattere. A volte tendiamo a pensare che una persona con certe caratteristiche naturali evidenti sia necessariamente adatto per un certo compito, mentre altri li consideriamo inadatti a priori.

Alcuni credono che il modo migliore con cui possiamo servire il Signore sia quello per cui ci sentiamo più portati in maniera naturale o per il quale ci siamo preparati. Se fosse così, allora tutti coloro che hanno studiato omiletica sarebbero dei buoni predicatori e tutti coloro che hanno studiato musica dovrebbero servire il Signore come musicisti. Semplice, no?

Questo però ci porterebbe a ridurre il nostro servizio ad una mera questione tecnica e correremmo il rischio di essere pieni di noi stessi piuttosto che riconoscere ed esercitare i doni che Dio ci ha dato.

Tuttavia, ciò che impariamo dalla storia di questi personaggi è che a volte nemmeno i diretti interessati sono in grado di vedere con chiarezza quali sono le loro reali potenzialità! Dio si compiace nel fare qualcosa di speciale anche lì dove, a prima vista, l’uomo non vede nessuna possibilità. Qualunque sia il nostro carattere, possiamo essere certi che Dio è in grado di realizzare attraverso di noi cose che noi non potremmo neanche immaginare, purché ci lasciamo usare da lui.

Ciò che conta non è tanto se noi ci riteniamo all’altezza o meno di un compito, ma se Dio ci ha chiamati a svolgere quel determinato compito.

Se Dio ci ha chiamati, allora possiamo essere certi che ci ha anche equipaggiato con tutto ciò di cui abbiamo bisogno, che guiderà le circostanze, che appianerà i problemi e che ci darà la serenità per portare avanti il nostro compito nel modo migliore.

Molte volte ci facciamo un’idea precisa di cosa pensiamo di essere in grado di fare e ci dimentichiamo che è Dio a dare ad ognuno secondo il suo beneplacito. In pratica cerchiamo di piegare la chiamata di Dio ai nostri desideri piuttosto che piegare noi stessi ai desideri del divino Pastore.

Non è infrequente che ci si trovi a servire il Signore in ambiti totalmente diversi da quelli che avremmo voluto. Ci sono persone che si sono trovate ad essere missionari all’estero quando, se fosse dipeso da loro, non avrebbero mai neanche messo il naso fuori dalla loro città. Altri non avrebbero mai pensato di parlare in pubblico, eppure si sono ritrovati a servire il Signore come insegnanti!

A volte Dio ci incoraggia a percorrere strade che a noi non sembrano praticabili proprio attraverso coloro che ci circondano. Teniamo presente che, quando abbiamo un dono da parte di Dio, anche gli altri credenti se ne accorgono! Non dovremmo quindi ignorare la testimonianza dello Spirito Santo in noi, ma neanche le indicazioni che egli ci dà attraverso i nostri fratelli e sorelle.

Impariamo a fidarci di Dio e lasciamo che egli ci stupisca con ciò che può fare anche attraverso di noi. Anche se pensiamo di essere strumenti inadeguati, lasciamo che il Signore mostri la sua potenza proprio attraverso la nostra debolezza.

Quando Dio ci apre una porta, non dobbiamo essere rinunciatari pensando solo alle capacità che pensiamo di avere, infatti Lui sa già ciò che troveremo dall’altra parte, una volta che avremo trovato il coraggio di attraversare la soglia.