Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre.
Proverbi 27:1
Mentre Gesù era a Betania,
in casa di Simone il lebbroso, venne a Lui una donna che aveva un vaso di
alabastro pieno d’olio profumato di gran valore e lo versò sul capo di Lui.
Matteo 26:6-7
Maria di Betania
È
sempre con interesse che rileggiamo il racconto di quel convito a cui il
Salvatore, poco prima della Sua morte, partecipò in casa di Simone il lebbroso,
a Betania (Giovanni 12:1-8; Matteo 26:6-13; Marco 14:3-9). È una domenica, alcuni
giorni prima della crocifissione. I convitati non sono molti: Gesù coi
discepoli, Simone che Gesù aveva guarito dalla lebbra, Lazzaro e le sue due
sorelle, Marta e Maria. Per la maggior parte di loro, forse, il centro della
scena è Lazzaro. Era morto, era stato deposto in un sepolcro, e ora eccolo lì,
davanti a tutti!
Ma
lo sguardo di Maria è rivolto verso un altro. Per lei il centro è il Signore. Solo
lei sa discernere la Sua grandezza e intuire che proprio Lui, che aveva
risuscitato suo fratello, dovrà morire di lì a poco. Maria si avvicina a Gesù
con in mano un vaso di alabastro pieno di un profumo di gran valore e lo versa
sui Suoi piedi. Vuole donare al Signore ciò che ha di più prezioso. E “la casa
fu piena del profumo dell’olio” (Giovanni 12:3).
Quando
siamo riuniti attorno al Signore Gesù, la domenica, lo facciamo solo per
assistere a un servizio religioso? Quel luogo è pervaso dal “profumo”
dell’adorazione? In altre parole, è “pieno” dell’adorazione che sale dai nostri cuori quando contempliamo tutte le
perfezioni di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Signore?