“Ti ho amata di un amore eterno; per questo ti ho attirata con benevolenza”.
Geremia 31:3 (vers. Nuova Diodati)
2. “Come! Dio vi ha detto...?”
All’inizio
della storia del mondo, Adamo ed Eva vivevano nell’innocenza, circondati dalla
bontà e dalle cure di Dio. Ma una voce astuta si era fatta udire: “Come! Dio vi ha detto di
non mangiare da nessun albero del giardino?” (Genesi 3:1).
Il serpente, sotto la cui
forma il diavolo si era presentato, ha cercato di insinuare il dubbio nel loro
spirito. Poi ha aggiunto: “No, non morirete affatto” (v. 4). Ognuno di noi
conosce bene quella voce interiore che arriva a influenzare i nostri pensieri, come
pure quella che, dall’esterno, viene a sedurci per farci dubitare dell’amore di
Dio. Ciò che è all’origine della disubbidienza di Adamo è stato non solo la
mancanza di rispetto verso il suo Creatore, ma soprattutto la sfiducia in Lui,
il dubbio riguardo al Suo amore e alla Sua parola. Da quando ha disubbidito,
l’uomo ha avuto “paura” di Dio e si è nascosto cercando di sfuggire al Suo rimprovero.
Non ci riconosciamo anche
noi in Adamo e in Eva quando si nascondono dietro gli alberi del giardino e non
vogliono incontrare Dio?
È così che abbiamo perso il contatto
con Dio e, consapevoli o no, abbiamo nostalgia di Lui. Come ritrovarlo, dal
momento che essendo peccatori siamo incapaci di fare un solo passo verso Lui?
Dio, nel giardino di Eden,
ha cercato Adamo: “Dove sei?”, gli ha detto. Anche a te Dio fa questa stessa domanda:
“Dove sei?”. Durante le tue attività, le tue occupazioni giornaliere, i tuoi
passatempi, dove sei? Lontano da Dio al quale cerchi ancora di sfuggire? Lui ti cerca, ed è pronto a perdonarti in
Gesù Cristo perché il Figlio Suo, sulla croce, ha pagato per te, poi è
risuscitato, e ora è vivente nel cielo per intercedere per te, ascoltarti,
guidarti, mostrarti il Suo amore.