Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Matteo 5:9
Il frutto della giustizia si semina nella pace per coloro che si adoperano per la pace.
Giacomo 3:18
7. “Beati
quelli che si adoperano per la pace”
Quando Gesù si presentò ai
discepoli, il giorno della risurrezione, disse: “Pace a voi”. Era il saluto
abituale a quell’epoca, ma nella bocca del Signore Gesù era ben più di un semplice
augurio. Era una realtà, perché Egli è “il Signore della pace” (2 Tessalonicesi
3:16). È Lui che ha “fatto la pace, mediante il sangue della Sua croce”
(Colossesi 1:20). Questa “pace con Dio”, che il Signore Gesù ha fatto, è
all’origine della pace interiore promessa a quelli che credono in Lui. Essa
presenta due aspetti: la pace della
coscienza, cioè la certezza di essere perdonati, e la pace del cuore, quel sentimento di fiducia in Dio che si occupa
dei Suoi nel loro percorso terreno. Questa pace, sperimentata personalmente, è
ben di più dell’assenza di conflitti perché implica riconciliazione e armonia.
“Beati quelli che si
adoperano per la pace...” Questa felicità riguarda le nostre varie relazioni,
in famiglia e nella società. Ciò che permette che la pace permanga fra i
credenti non è l’assenza di problemi, ma la capacità di affrontarli e di
risolverli nel sentimento della grazia del Signore.
Non possiamo trovare una
pace durevole senza giustizia. “Il
frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano per la
pace” (Giacomo
3:18). La giustizia senza la pace schiaccia, la pace senza la giustizia
soffoca.
Amici
cristiani, è cercando di vivere questa pace e questa giustizia che saremo realmente
dei “fautori” di pace.
(il seguito il prossimo giovedì)