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sabato 29 marzo 2025

29 marzo - Il ricco e Lazzaro

Porgete l’orecchio, e venite a me; ascoltate e voi vivrete… Cercate il SIGNORE mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino.

Isaia 55:3, 6

 

Il ricco e Lazzaro

 

Un riccone, di cui il Vangelo non rivela il nome, si crogiolava nel lusso. Un mendicante, di cui invece è riferito il nome, Lazzaro, giaceva in gran miseria. Muoiono entrambi e quando i riflettori si accendono sulla scena seconda, noi restiamo a bocca aperta per il capovolgimento del destino. È una parabola del Signore.

“Avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abraamo; morì anche il ricco, e fu sepolto. E nell’Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abraamo, e Lazzaro nel suo seno” (Luca 16:22-23).

Il mendicante, che non aveva altro che Dio, adesso ha tutto. Il ricco, che aveva tutto tranne Dio, adesso non ha nulla! Il mendicante, il cui cadavere probabilmente è stato gettato in una fossa comune, adesso siede accanto ad Abraamo, simbolo di un luogo di beatitudine. Il ricco, che era stato seppellito in un sepolcro scavato nella roccia e unto con preziosissima mirra, è destinato all’inferno per l’eternità. Le sofferenze di Lazzaro sono terminate. Le sofferenze del ricco sono iniziate.

Dal luogo di tormento il ricco chiede che qualcuno dei morti vada ad avvisare i suoi fratelli, ma gli è risposto che se non ascoltano la Parola di Dio “non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita” (v. 31).

Guai aspettare che sia troppo tardi per occuparsi di Dio e mettersi in regola con Lui!