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giovedì 13 marzo 2025

13 marzo - 8. “Beati i perseguitati per motivo di giustizia”

Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.

Matteo 5:10

 

Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.

Giovanni 15:20

 

8. “Beati i perseguitati per motivo di giustizia”

 

Questa frase di Gesù descrive una situazione che il cristiano di certo non sceglierebbe, ma che potrebbe riguardarlo: la persecuzione. Quelli che seguono il Signore non hanno gli stessi obiettivi di quelli che vivono per se stessi. I loro valori, le loro aspirazioni, le loro azioni li distinguono da quelli della maggioranza degli uomini. Ubbidienza alla Parola di Dio, umiltà, giustizia, ricerca dell’interesse altrui, spesso suscitano incomprensione e anche animosità.

Ma non è sufficiente sentirsi incompresi o maltrattati per poter dire di essere perseguitati per la giustizia. Questo tipo di persecuzione, nel senso evangelico del termine, significa soffrire per il fatto che seguiamo Cristo, che prendiamo su noi il “suo giogo” (Matteo 11:29-30), che cerchiamo di amare con giustizia e verità, come Lui ama; e, nello stesso tempo, che lasciamo da parte i nostri interessi personali, prendiamo la nostra “croce” (Matteo 16:24) senza far caso alla nostra vita quando sono in gioco gli interessi di Dio.

Seguire Gesù implica anche accettare questa persecuzione e saper perdonare come ha fatto Gesù. In molti Paesi del mondo le persecuzioni contro i credenti sono però accanite e crudeli. Ma anche in questo caso il discepolo di Gesù non dovrebbe farsi prendere dal risentimento, anzi dovrebbe rallegrarsi di seguire e servire il suo Salvatore con la certezza di essere un giorno con Lui.

La persecuzione, dunque, può essere aperta e violenta, oppure subdola fatta di beffe, di disprezzo o di emarginazione. Ma ogni figlio di Dio è chiamato a testimoniare dell’amore e della giustizia del

suo Padre celeste.