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lunedì 17 marzo 2025

18 marzo - 3. Sulle rive del lago. Umiltà e fedeltà

Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta a servizio degli altri.

1 Pietro 4:10

 

Quel che si richiede agli amministratori è che ciascuno sia trovato fedele.

1 Corinzi 4:2

 

3. Sulle rive del lago. Umiltà e fedeltà

 

Adesso quei discepoli sono lì, davanti al mistero di un Signore vivente, con un corpo glorificato e, tuttavia, apparentemente in carne e ossa, pronto a mangiare con loro, come prima della Sua morte. E la loro rete è così piena di pesci che fu un miracolo se non si strappò.

Anche noi, mentre attraversiamo il mare di questo mondo, siamo come dei “pescatori”. Il Signore si aspetta da noi dei frutti, dei risultati, che siano per la Sua gloria e per il bene degli altri. Lontani da Lui la nostra “rete” sarà sempre vuota, ma se ubbidiamo alla Sua Parola e siamo fedeli si potrà riempire. E se abbiamo amore per Lui e gli uni per gli altri potremo anche aiutare con successo gli “agnelli” e le “pecore” del Signore (come il Signore dirà a Pietro per ben tre volte, Giovanni 21:15-17), vale a dire quelli che credono in Lui, quel gregge del Buon Pastore che è la cosa più cara e preziosa che Egli possieda. Ma dobbiamo anche essere capaci, se è il caso, di cancellare il passato come ha fatto Pietro che aveva rinnegato il Signore, e ripartire da zero, con umiltà e nuovo entusiasmo, e facendo affidamento su di Lui.    

Certo, nella traversata di questo mondo incontreremo anche delle burrasche, ma se abbiamo il Signore con noi, nella nostra vita, ci penserà Lui a placarle, se non all’esterno di noi, almeno dentro di noi; e se un giorno ci sentiremo soli, ci verrà incontro camminando sulle acque, perché Lui è sempre superiore agli eventi!