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giovedì 20 marzo 2025

Richieste di mercato

“Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo” Ebrei 12:25.

Mentre scrivo queste righe, siamo nel periodo dei grandi sconti di fine stagione. I giornali spiegano che nei magazzini sono rimasti in giacenza montagne di prodotti tessili invenduti e che per questo si praticano sconti fino al 85%.

Sembra che qualcosa di simile accada anche con la grazia di Dio. A che serve? Pare che non ci sia una richiesta di mercato. 

Ciò di cui abbiamo bisogno, è un’auto nuova, un posto di lavoro, una casa in cui vivere. Nel peggiore dei casi di un giudice clemente, se abbiamo precedenti penali: però che c’entra la grazia?

No, per la grazia di Dio non esiste una nicchia di mercato. «Non abbiamo bisogno di un Dio clemente, ma solo che lo sia il nostro prossimo», hanno dichiarato certi psicologi su una rivista di settore.

Qualche tempo fa, un noto predicatore, mentre spingeva il suo carrello lungo i corridoi di un grande supermercato, vide una signora che promuoveva un nuovo formaggio offrendo un assaggio gratuito a ogni cliente. Nonostante le sue parole gentili, quasi tutti la evitavano. Finalmente, il predicatore che l’aveva osservata già da un po’, si avvicinò e le disse: «Lei ha lo stesso problema mio, offre un dono e nessuno l’accetta, tutti se ne stanno alla larga. Io voglio assaggiare il suo formaggio»

Raccontò a quella sconcertata signora, ciò che lui aveva da offrire in Gesù Cristo.

Quando riferì questa storia in Sudan, dove andava spesso a predicare l'Evangelo, chi lo ascoltava lo guardò incredulo. Com’è possibile che si offrano cibi gratuiti e che nessuno li voglia?

Alcuni intendono la grazia come una specie di azione benefica, che non costa nulla al donatore, è solo una manifestazione di generosità.

La grazia di Dio è completamente diversa, è così costosa, che suo Figlio, Gesù Cristo, dovette morire sulla croce, affinché Dio potesse offrire misericordia agli uomini, che invece avrebbero meritato ben altro.

Soltanto quando ho riconosciuto il giudizio di Dio sulla mia vita, comprendendo che le mie migliori azioni erano impregnate di peccato e, che le mie ipotetiche buone opere erano motivate dal egoismo, allora, e solo allora, sono diventato davvero consapevole della grazia di Dio.

Solo chi riconosce di meritare la pena di morte può presentare una domanda di grazia.

C. H. Spurgeon, si è espresso così al riguardo: Solo colui che è stato davanti a Dio, dichiarato colpevole e condannato, col cappio già al collo, potrà piangere di gioia mentre riceve il perdono e vivrà per l’onore del suo Salvatore.

Quest’opportunità incredibile è esattamente quella che Dio offre a ogni persona. Tutti, coscienti o meno, abbiamo partecipato all’uccisione di suo Figlio Gesù Cristo. Sul Golgota, lo giustiziarono per i nostri peccati; ora Dio ci vuole adottare, ricevendoci nella sua famiglia e rendendoci suoi eredi. Questa è la grazia inconcepibile di Dio.