A te spetta, o Dio… il compimento delle
promesse. A te, che esaudisci la preghiera, verrà ogni creatura.
Salmo 65:2
Benedizione nelle preghiere non esaudite
Dio
ascolta tutte le nostre preghiere; quando ne esaudisce una, per noi è una benedizione.
Però, a volte, egli ha altre intenzioni e non
esaudisce la preghiera. Desidera, in questo modo, guidarci secondo la sua
volontà, che forse non conosciamo ancora o che non possiamo comprendere. Così,
non solo le preghiere esaudite sono collegate alla benedizione, ma anche quelle
non esaudite.
A
volte Dio ci dà, attraverso le preghiere non esaudite, qualcosa di meglio di
quanto gli abbiamo chiesto, come ce lo dimostra l’esempio di Elia, un grande
profeta di Dio che aveva combattuto per lui con molto zelo. In presenza di 400
sacerdoti di Baal era stato coraggioso e senza paura, per difendere la gloria
del suo Dio. Ma in seguito lo troviamo seduto sotto una ginestra, scoraggiato e
stanco della vita. L’empia regina Izebel lo aveva spaventato con le sue
minacce. Nella sua desolazione, Elia espresse il desiderio di morire, dicendo:
“Basta! Prendi la mia vita, o Eterno!” (1 Re 19:4). Ma Dio non aveva badato a
quella preghiera. Gli fece dire da un angelo: "Alzati e mangia”. Il
momento di morire non era ancora venuto per il profeta. Il Signore, nei suoi
piani, aveva preparato una benedizione particolare per il suo servitore: egli
non doveva morire, ma essere rapito in cielo! Infatti “Elia salì in cielo in un
turbine” (2 Re 2:11).
Quando
Dio ci rifiuta una richiesta, non dobbiamo scoraggiarci, ma avere fiducia in
lui che forse ci sta preparando una
risposta che va al di là della nostra richiesta e delle nostre aspettative.