Vanità delle vanità… Che profitto ha l’uomo di tutta la
fatica che sostiene sotto il sole?
L’uomo non può comprendere dal principio alla fine l’opera
che Dio ha fatta.
Ecclesiaste 1:2-3; 3:11
(Gesù è) colui… che chiude, e nessuno apre.
Apocalisse 3:7
Una strada senza sbocco
“Ho l’impressione di girare in tondo. Non riesco a
venirne fuori!” Chi, un giorno o l’altro, non ha sentito o formulato quest’espressione? Spesso si tratta solo di
difficoltà materiali temporanee, ma può anche trattarsi di una situazione
affettiva molto dolorosa. A volte si ha l’impressione che le medesime
difficoltà si ripresentino incessantemente e si aggravino. Si ha un bel
arrovellarsi in cerca di soluzioni; ci si trova rinchiusi in un cerchio senza
sbocco. Manca la chiave per risolvere l’enigma della nostra condizione umana.
La
Bibbia fa vedere che non possiamo uscire da soli da questo cerchio, perché
l’uomo non è all’origine delle cose. È una creatura che non basta a se stessa.
Più ancora di questo, è una creatura decaduta che ha perso il contatto con il
suo Creatore e che si ritrova in una situazione anomala. Nessuno può scoprire,
solo con la sua riflessione, il segreto del proprio decadimento spirituale, né
trovarne la soluzione.
La chiave di questa
situazione la possiede Dio e ce l’ha anche rivelata, perché ci ama. Gesù
Cristo è la porta per uscire dal cerchio senza sbocco della colpevolezza e
delle domande senza fine. È anche la porta per entrare in un altro ambito
da cui non vorrebbe mai uscire chi vi è entrato. È quello della pace con Dio,
della comunione con Lui che diventa Padre per tutti quelli che per fede
ricevono Gesù come loro Salvatore.