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martedì 5 agosto 2014

5 Agosto

Vanità delle vanità… Che profitto ha l’uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole?
L’uomo non può comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta. 
Ecclesiaste 1:2-3; 3:11

(Gesù è) colui… che chiude, e nessuno apre. 
Apocalisse 3:7


 Una strada senza sbocco

“Ho l’impressione di girare in tondo. Non riesco a venirne fuori!” Chi, un giorno o l’altro, non ha sentito o formulato quest’espressione? Spesso si tratta solo di difficoltà materiali temporanee, ma può anche trattarsi di una situazione affettiva molto dolorosa. A volte si ha l’impressione che le medesime difficoltà si ripresentino incessantemente e si aggravino. Si ha un bel arrovellarsi in cerca di soluzioni; ci si trova rinchiusi in un cerchio senza sbocco. Manca la chiave per risolvere l’enigma della nostra condizione umana.
La Bibbia fa vedere che non possiamo uscire da soli da questo cerchio, perché l’uomo non è all’origine delle cose. È una creatura che non basta a se stessa. Più ancora di questo, è una creatura decaduta che ha perso il contatto con il suo Creatore e che si ritrova in una situazione anomala. Nessuno può scoprire, solo con la sua riflessione, il segreto del proprio decadimento spirituale, né trovarne la soluzione.
La chiave di questa situazione la possiede Dio e ce l’ha anche rivelata, perché ci ama. Gesù Cristo è la porta per uscire dal cerchio senza sbocco della colpevolezza e delle domande senza fine. È anche la porta per entrare in un altro ambito da cui non vorrebbe mai uscire chi vi è entrato. È quello della pace con Dio, della comunione con Lui che diventa Padre per tutti quelli che per fede ricevono Gesù come loro Salvatore.