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sabato 23 agosto 2014

23 Agosto

Dio stabilisce di nuovo un giorno – oggi – dicendo: “Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori”.
Ebrei 4:7


Un "figliuol prodigo"

Heinrich Heine, poeta tedesco contemporaneo del filosofo Hegel e autore di numerose poesie satiriche contro il cristianesimo, termina così uno dei suoi scritti:

“Da quando ho realizzato di aver bisogno della misericordia di Dio… ho dato alle fiamme, con uno zelo pieno di timore, tutte le mie opere contenenti qualche offesa a Dio. È meglio che siano bruciati i versi piuttosto che sia bruciato chi li ha scritti.
Sì, ho fatto la pace con il Creatore, a gran dispetto dei miei amici illuminati che mi rimproveravano il ritorno alla vecchia “superstizione”, come chiamavano il mio volgermi a Dio. Sono ritornato a Dio come un figlio prodigo, dopo aver “custodito i porci” per lungo tempo (Luca 15) presso gli adepti di Hegel.”

In un suo poema esprime così tale sorprendente confessione:

"La mia vecchia cetra s’è infranta
 sulla roccia che si chiama Cristo.
Spinta da uno spirito malvagio,
 ha animato delle cattive feste,
ha chiamato alla rivolta,
 cantato il dubbio e la bestemmia.
O Signore, m’inginocchio davanti a Te.
Perdona, perdona i miei canti profani!"


Heinrich Heine s’è rivolto a Dio alla fine della sua vita. Ma la Bibbia ci esorta a cercare Dio appena udiamo la sua voce, perché poi potrebbe essere troppo tardi!