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venerdì 8 agosto 2014

Orgoglio, egoismo e le conseguenze – Proverbi 11:17/31

v Orgoglio (17/23)
In alcuni dei proverbi letti oggi siamo messi in guardia dalle cose come la bellezza della donna o la forza dell’uomo (16). Entrambe sono caratteristiche passeggere e ciò che può aver procurato vantaggi, forse in gioventù, risulta effimero col passare degli anni.
Entrambe le cose possono essere un dono di Dio, ma occorre accompagnarle da una sottomissione della nostra vita nelle mani del Signore.
La forza può eccedere fino alla crudeltà (17 – Ga 5:15) mentre il credente è chiamato a mostrare la sua mansuetudine (Fl 4:5), la bellezza associata alla stupidità è paragonata ad “un anello d’oro nel grifo di un porco”, che contrasto e che spreco!

L’uomo non fa che vantarsi di queste cose, ma noi credenti dobbiamo vegliare affinché i modelli del mondo non contamino la nostra vita ed il nostro cammino.
La via percorsa da ogni uomo farà la differenza, una differenza sostanziale: o la vita o la morte (19). Dio non punirà solo le azioni, ma investigherà i cuori degli uomini (20) ed inevitabilmente, il mondo con le sue concupiscenze sarà giudicato (21). Al contrario, coloro che hanno camminato nell’integrità otterranno la benedizione di Dio al presente (20) e la vita (19) nell’eternità.
Il vrs. 23 mette, perciò, l’accento sull’importanza di avere un buono scopo nella nostra vita e dei desideri secondo il pensiero del Signore.

v Egoismo (24/31).
Questi versetti esprimono le benedizioni risultanti da un buon rapporto con gli altri in contrasto con la riprovazione di Dio per l’indifferenza verso il prossimo.
Per diventare più ricchi occorre offrire liberamente (24) ed in abbondanza (25) per poter ricevere a nostra volta in misura piena, abbondante, anzi, di più: traboccante (Luca 6:38).
Questo principio è vero anche nel dominio spirituale. Facciamo parte agli altri delle nostre benedizioni spirituali ed il Signore ci arricchirà sempre di più.
Adoperiamoci per il bene per attirare su di noi la benevolenza (27), non confidiamo nelle ricchezze (quali che siano, materiali o spirituali) se vogliamo essere un albero che cresce (28), vegliamo sulla nostra casa con saggezza per non ridurci ad essere schiavi di ciò che ci vince (29). Tutto questo sia fatto con un preciso scopo: attirare a sé delle persone (30) allo scopo di presentar loro colui che è il Salvatore ed il Signore della nostra vita.


D.C.