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mercoledì 13 agosto 2014

13 Agosto

Il saggio risponde forse con vana scienza?
Giobbe 15:2

Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio… di salvare i credenti (cioè quelli che credono).
1 Corinzi 1:21


Sapienza e fede

Il professor H., di Copenaghen, era, nel XIX secolo, uno scienziato dalle convinzioni atee molto note e seguite. Dopo aver attraversato delle gravi avversità, scrisse nella prefazione della seconda edizione di una sua opera: “Non è senza tristezza che penso all’epoca in cui cominciavo a scrivere questo libro. Non prevedevo le sventure che si sarebbero abbattute su di me. L’esperienza della vita, il lutto e la sofferenza, mi hanno scosso l’anima e il fondamento su cui edificavo si è rivelato inconsistente. Avevo fede solo nella scienza umana e immaginavo che fosse una risposta a tutti i problemi. Era un’illusione: la scienza non poteva far niente per consolare la mia anima in frantumi. Allora ho cercato soccorso in Dio ed egli ha saputo darmi la pace. Senza rinnegare la scienza nel campo che le compete, essa ha preso nella mia vita un altro posto rispetto a quello che occupava prima”.

Inconsolabile nel dolore, impotente davanti alla morte, quello studioso non aveva trovato soccorso nell’ateismo. La sua concezione di un universo in cui l’uomo fosse destinato all’annientamento era crollata. Allora s’è rivolto a Dio che gli ha dato la pace della coscienza e del cuore. La conoscete questa pace? Per ottenerla non aspettate il giorno della prova o della morte. Dio ve la offre oggi.