Il saggio risponde forse con vana scienza?
Giobbe 15:2
Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è
piaciuto a Dio… di salvare i credenti (cioè quelli che credono).
1 Corinzi 1:21
Sapienza e fede
Il professor H., di Copenaghen, era, nel XIX secolo, uno scienziato
dalle convinzioni atee molto note e seguite. Dopo aver attraversato delle gravi
avversità, scrisse nella prefazione della seconda edizione di una sua opera:
“Non è senza tristezza che penso all’epoca in cui cominciavo a scrivere questo
libro. Non prevedevo le sventure che si sarebbero abbattute su di me.
L’esperienza della vita, il lutto e la sofferenza, mi hanno scosso l’anima e il
fondamento su cui edificavo si è rivelato inconsistente. Avevo fede solo nella
scienza umana e immaginavo che fosse una risposta a tutti i problemi. Era
un’illusione: la scienza non poteva far niente per consolare la mia anima in
frantumi. Allora ho cercato soccorso in Dio ed egli ha saputo darmi la pace.
Senza rinnegare la scienza nel campo che le compete, essa ha preso nella mia
vita un altro posto rispetto a quello che occupava prima”.
Inconsolabile nel dolore, impotente davanti alla morte, quello
studioso non aveva trovato soccorso nell’ateismo. La sua concezione di un
universo in cui l’uomo fosse destinato all’annientamento era crollata. Allora
s’è rivolto a Dio che gli ha dato la pace della coscienza e del cuore. La
conoscete questa pace? Per ottenerla non aspettate il giorno della prova o
della morte. Dio ve la offre oggi.