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venerdì 29 agosto 2014

29 Agosto

(Gesù disse:) "Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri".
Giovanni 13:34-35

Dio… mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Romani 5:8


Il segno del cristiano

Sull’auto che precede la mia, vedo un adesivo metallico che raffigura un pesce. So che cosa siginifica: il suo proprietario vuole che si sappia che è cristiano. Molto bello questo pensiero!
Attraverso i secoli e fino ai giorni nostri, i cristiani hanno usato molti segni per farsi riconoscere. Ma ne esiste uno che supera tutti gli altri, un segno che attraversa e supera le epoche e le culture. È universale, ed è destinato a durare per tutta la storia della chiesa, fino al ritorno di Gesù. Questo segno non è un distintivo esteriore, ma una risposta a un comandamento dato da Gesù stesso: “Amatevi gli uni gli altri!”
L’amore è al centro della vita cristiana. Già al tempo di Mosè la legge divina diceva: “Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Levitico 19:18). Ma Gesù cambia il punto di riferimento, che non è più l’io, ma Cristo.

Come ci ha amati Gesù? Fino al punto da morire per noi (Giovanni 15:13). Ci ha amati in modo disinteressato, con un amore infinito. Sì, quest’amore divino si distingue dall’amore umano che, per definizione, ama solo chi è amabile. L'amore verso chi non lo merita è un tratto distintivo mediante il quale si possono riconoscere quelli che sono diventati, per grazia, figli del Dio d’amore. “Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui amati; camminate nell’amore, come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi” (Efesini 5:1-2).