(Gesù disse:) "Io vi do un nuovo comandamento: che vi
amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli
altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore
gli uni per gli altri".
Giovanni 13:34-35
Dio… mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che,
mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.
Romani 5:8
Il segno del cristiano
Sull’auto che precede la mia, vedo un adesivo metallico che raffigura
un pesce. So che cosa siginifica: il suo proprietario vuole che si sappia che è
cristiano. Molto bello questo pensiero!
Attraverso i secoli e fino ai giorni nostri, i cristiani hanno usato
molti segni per farsi riconoscere. Ma ne esiste uno che supera tutti gli altri,
un segno che attraversa e supera le epoche e le culture. È universale, ed è
destinato a durare per tutta la storia della chiesa, fino al ritorno di Gesù.
Questo segno non è un distintivo esteriore, ma una risposta a un comandamento
dato da Gesù stesso: “Amatevi gli uni gli altri!”
L’amore è al centro della vita cristiana.
Già al tempo di Mosè la legge divina diceva: “Amerai il prossimo tuo come te
stesso” (Levitico 19:18). Ma Gesù cambia il punto di riferimento, che non è
più l’io, ma Cristo.
Come ci ha amati Gesù? Fino al punto da morire per noi (Giovanni
15:13). Ci ha amati in modo disinteressato, con un amore infinito. Sì,
quest’amore divino si distingue dall’amore umano che, per definizione, ama solo
chi è amabile. L'amore verso chi non lo merita è un tratto distintivo
mediante il quale si possono riconoscere quelli che sono diventati, per grazia,
figli del Dio d’amore. “Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da
lui amati; camminate nell’amore, come anche Cristo vi ha amati e ha dato se
stesso per noi” (Efesini 5:1-2).