v “Se
uno vuol venire dietro a me”
Queste parole sono per coloro che sono
già venuti a Lui per avere pace e riposo (Mt 11:28) ed aprono le porte per un
cammino di rinunce e di sofferenze, che si concluderà nella gloria.
I discepoli erano già stati messi in
guardia dagli ostacoli che potevano sorgere in famiglia o da legami sentimentali
(Mt 10:37/39), erano stati avvisati della necessità di rinunciare a se stessi.
Qui il pericolo da cui sono messi in guardia è: il mondo e ciò che offre.
v “Rinunzi
a se stesso”
L’uomo naturale cerca la propria
soddisfazione con malcelato orgoglio, mentre il credente applica la croce alle
soddisfazioni terrene; vive per Cristo e dice con Paolo: “sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo ma Cristo
vive in me” (Ga 2:20).
v “Prenda
la sua croce e mi segua”
Non si tratta qui delle sofferenze,
delle prove che ogni credente attraversa. “Prendere la croce” è aver messo fine
ad una vita vissuta per se stessi, è realizzare il vero significato della croce
di Cristo. Il Signore non è morto soltanto per portare i nostri peccati, ma per
mettere fine alla vecchia natura. Coloro che portano questa sentenza su se
stessi sono morti con Cristo e viventi a Dio nella nuova natura, per piacere al
Signore e per seguirLo. È così che la vita del discepolo è offerta a Cristo, il
suo Salvatore, vita che potrà “perdere” (25), ma che “troverà” poi nella
gloria.
v Le ricchezze di questo mondo
Satana le usa per attirare gli uomini e
per far distogliere gli sguardi dalle
cose eterne, gli uomini sono disposti a darle in cambio dell’anima (26). Uno
sguardo sul mondo ci permette di vedere con chiarezza una folla di “cristiani
di nome” che in realtà ”camminano da
nemici della croce di Cristo” (Fl 3:18/19). Sono attratti dalle ricchezze
in tutte le sue forme. Per loro la fine è la perdizione, ma per quanti hanno
realizzato la realtà della morte al mondo (Gl 6:14) esse non esercitano nessuna
attrattiva.
Il Signore tornerà e “renderà a ciascuno secondo l’opera sua”
(27) mettendo in evidenza non solo le azioni, ma anche le motivazioni che le
hanno prodotte.
È
doveroso chiedersi se abbiamo lasciato tutto dietro di noi ed abbiamo seguito
con fedeltà il nostro Signore.
D.C.