In questa parabola viene evidenziato
tutta la responsabilità della malvagità. Non solo non si ascoltano gli appelli
dei servitori mandati a cercare il frutto (34), ma si disprezza il “Figlio”
(37) progettando di metterlo a morte.
& Il padrone di casa e la sua vigna
L’immagine usata in questa parabola è
quella della vigna come nel capitolo precedente. Nel contesto è Israele ed i
vignaioli sono i capi del popolo responsabili non solo di non aver portato
frutto e di non aver tenuto conto delle molte volte che Dio, il padrone di
casa, ha inviato i servitori per riprenderli, esortarli ed ammonirli, ma ancora
di più di aver pensato che uccidendo l’erede, Gesù Cristo, avrebbero potuto
tenersi la vigna tutta per loro.
La malvagità di questi uomini
incontrerà il giudizio di Dio. Loro stessi sentenziano la condanna su se stessi
(41) e Dio affiderà la vigna ad altri.
L’avvertimento per noi è altrettanto
solenne: che facciamo di ciò che Dio ci ha affidato e del privilegio che
abbiamo avuto di lavorare nella vigna del Signore? Troviamo il nostro piacere a
lavorare per nostro Padre?
& La pietra angolare.
Il Signore si rivolge a coloro che
hanno già sentenziato su se stessi e lo fa chiedendo come molte altre volte: “non avete mai letto nelle Scritture …?”
(42). Certo che avevano letto ma non avevano capito, né volevano capire. Anche
l’edificio di Dio era stato affidato alla responsabilità dell’uomo. Mettendo a
morte il figlio del padrone della vigna, rifiutavano anche la pietra angolare
di questo edificio: Cristo.
Pietro riprenderà questa frase del
Signore e dirà che questa pietra è “scelta,
preziosa, e chiunque crede in essa non resterà confuso” (1 Pt 1:6).
I capi non hanno più dubbi, il Signore
sta parlando di loro, ma anziché fermarsi a riflettere, chiedere il perdono e
ravvedersi, il loro odio aumenta.
Ancora per un po’ ed anche la folla non
sarà più un freno all’uccisione del Signore: l’erede (26), la pietra angolare.
Il mondo non è cambiato, Cristo, il
Figlio di Dio, l’erede, la pietra angolare, è messo fuori da questo mondo nella
vana illusione dell’uomo di poterne prendere il posto. Ancora un po’ ed il
mondo sarà costretto a subire il giudizio del vero padrone che “li farà perire malamente” (41). Il giudizio
di Dio si abbatterà sugli uomini impenitenti e noi, che ne siamo coscienti,
abbiamo il dovere di avvertirli.
D.C.