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mercoledì 20 agosto 2014

20 Agosto

"Capisci quello che stai leggendo?"… "Come potrei se nessuno mi guida?"
Atti 8:31

La saggezza ti entrerà nella mente, la scienza sarà la delizia del tuo cuore, la riflessione veglierà su di te, l’intelligenza ti proteggerà.
Proverbi 2:10-11


Definizione di termini biblici (I)

La lingua greca usata nella seconda parte della Bibbia non era quella dei poeti e dei filosofi, ma il linguaggio più comune, usato per gli scambi commerciali in tutto l’impero romano. Ma nelle traduzioni, per presentare la ricchezza del Vangelo, è impiegato un linguaggio in molti casi composto di termini poco correnti.
Confessare. È riconoscere e dichiarare apertamente la verità, compresa la nostra colpevolezza davanti a Dio (Ebrei 10:23; 1 Giovanni 1:9).
Conversione. Dietro-front, cambiamento di direzione, smettere di proseguire nella via della perdizione e ritornare verso il Dio salvatore. Accompagna il pentimento, quel cambiamento di pensiero, quella nuova valutazione di se stessi alla luce della Parola di Dio (Matteo 18:3; Atti 15:3; 26:20; 1 Tessalonicesi 1:9; 1 Timoteo 3:6).
Giustificare. Dichiarare giusto, assolvere una persona, liberarla dalle sue colpe. Gesù Cristo ha subito il castigo per i nostri peccati perché fossimo giustificati davanti a Dio (Romani 3:24; 4:24-25; 8:33; Giacomo 2:24).

Il peccato. È l'innata tendenza al male trasmesso a tutti gli uomini dalla disobbedienza del primo uomo. Caratterizza la mancanza di sottomissione alla volontà di Dio e porta a un comportamento senza legge. I peccati (al plurale) sono le colpe commesse verso Dio e verso gli uomini, e che rendono colpevoli davanti a Dio. Cristo è morto sia per subire il castigo dei nostri peccati, sia per subire la condanna del peccato stesso (Romani 5:12; 1 Giovanni 3:4; Efesini 2:1).