"Capisci quello che stai leggendo?"… "Come potrei se
nessuno mi guida?"
Atti 8:31
La saggezza ti entrerà nella mente, la scienza sarà la delizia del
tuo cuore, la riflessione veglierà su di te, l’intelligenza ti proteggerà.
Proverbi 2:10-11
Definizione di termini biblici (I)
La lingua greca usata nella seconda parte della Bibbia non era quella
dei poeti e dei filosofi, ma il linguaggio più comune, usato per gli scambi
commerciali in tutto l’impero romano. Ma nelle traduzioni, per presentare la
ricchezza del Vangelo, è impiegato un linguaggio in molti casi composto di
termini poco correnti.
Confessare. È riconoscere e dichiarare apertamente la
verità, compresa la nostra colpevolezza davanti a Dio (Ebrei 10:23; 1
Giovanni 1:9).
Conversione. Dietro-front, cambiamento di direzione, smettere di proseguire
nella via della perdizione e ritornare verso il Dio salvatore. Accompagna il pentimento,
quel cambiamento di pensiero, quella nuova valutazione di se stessi alla luce
della Parola di Dio (Matteo 18:3; Atti 15:3; 26:20; 1 Tessalonicesi 1:9; 1
Timoteo 3:6).
Giustificare. Dichiarare giusto, assolvere una persona,
liberarla dalle sue colpe. Gesù Cristo ha subito il castigo per i nostri
peccati perché fossimo giustificati davanti a Dio (Romani 3:24; 4:24-25; 8:33;
Giacomo 2:24).
Il peccato. È l'innata tendenza al male trasmesso a tutti gli uomini dalla
disobbedienza del primo uomo. Caratterizza la mancanza di sottomissione alla
volontà di Dio e porta a un comportamento senza legge. I peccati (al plurale)
sono le colpe commesse verso Dio e verso gli uomini, e che rendono colpevoli
davanti a Dio. Cristo è morto sia per subire il castigo dei
nostri peccati, sia per subire la condanna del peccato stesso
(Romani 5:12; 1 Giovanni 3:4; Efesini 2:1).