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sabato 9 agosto 2014

Il lievito dei farisei e dei sadducei – Matteo 16:1/12

Benché facenti parte di due sette opposte e con dottrine completamente diverse (At 23:8) i Farisei ed i Sadducei si accordano per porre al Signore una domanda, per altro già fatta in precedenza e la cui risposta è esattamente la stessa.

v I segni dei tempi (1/4)
Questi uomini settari si rifiutavano di accettare la divinità di Cristo, erano insensibili rifiutando responsabilmente di vedere ed accettare i tanti miracoli del Signore e di udire le Sue parole d’amore; rifiutavano di convertirsi e la guarigione spirituale che il Signore portava loro (Mt 13:15).
Pronti ad interpretare i segni delle stagioni (2) per le cose di questo mondo, erano incapaci di discernere i tempi della venuta del Cristo nella loro vita spirituale. Ma questo discernimento appartiene alla sfera della fede. Il credente è chiamato a conoscere i tempi ed a rivestirsi di Cristo (Ro 13:11/14).
Il segno di Giona è confermato (cfr.: 12:38/39) ad una generazione “malvagia ed adultera” (4)  ribelle a Dio ed infedele al patto, ma è il solo segno che può essere ancora dato loro. Il Signore sarebbe stato sommerso dalle acque del giudizio di Dio per i nostri peccati (Sl 69:1 e 15/16) come lo fu Giona per la sua colpa (Gn 1:12).

v Il lievito (6 – 11/12)
C’è una seconda lezione che i discepoli, e noi con loro, devono imparare. Il Signore parla in modo figurato, come fa spesso, ma essi non comprendono. Essi credono che parli del lievito del pane (12) mentre il Signore parla in senso figurativo come aveva già fatto in un’altra circostanza (13:33). Da quella parabola avrebbero dovuto comprendere che il lievito è la figura di un principio di male che corrompe e che non è di origine divina.
§  Il “lievito dei Farisei” è l’ipocrisia religiosa (Lu 12:1). Essi davano importanza alle forme esteriori della pietà, giustificandole con l’obbedienza alla legge mosaica. In realtà la loro dottrina non si occupava dell’anima.
§  Il “lievito dei Sadducei” era l’orgoglio intellettuale che giudicava tutto con la ragione umana disprezzando la rivelazione divina e la fede. Negavano la risurrezione, l’esistenza degli angeli e dei demoni.

v Un pericolo ed un rimedio
Il lievito del ritualismo e del razionalismo hanno contaminato la cristianità fin dall’inizio e Paolo avverte i Colossesi contro questi due gravi pericoli (Cl 2:16/23 – 2:8). La nostra sola salvaguardia contro queste deviazioni è un fermo attaccamento a Cristo ed alla Sua Parola .


D.C.