Giunto a Gerusalemme il Signore entra
nel Tempio e si mette ad insegnare (23). Questo provoca delle reazioni fra i
capi sacerdoti e gli anziani, che si vedono minare alle fondamenta la loro indiscussa
autorità, aumentando, così, il loro odio per il Signore.
& Con quale autorità?
L’autorità del Signore avrebbe dovuto
essere ampiamente dimostrata.
Essa si era manifestata attraverso le
parole, perché insegnava come avente autorità e non come gli Scribi (Mt 7:29),
ma i capi del popolo rifiutavano di sottomettersi alla Parola di Dio.
Si era, altresì, manifestata nelle
opere, in quei miracoli compiuti sui malati e sugli infermi o sfamando le
folle. Ma anche queste cose non erano riconosciute dai capi che, al contrario,
le attribuivano a Satana (12:24).
Inizia così una lunga controversia che
durerà fino al capitolo 22 e che terminerà col Signore che turerà le loro
bocche e pronuncerà il giudizio (capitolo 23).
L’autorità del Signore è contestata
anche oggi. Come possiamo riconoscerla? Essa si discerne spiritualmente
attraverso le Sacre Scritture, ispirate da Dio davanti alle quali il credente china
la testa ed obbedisce. Si riconosce nei servitori di Dio che sono rivestiti di
autorità morale e non costituiti da uomini (1 Co 14:27 – 1 Pi 4:11).
& Il battesimo di Giovanni
Il Signore replica con una domanda
intesa a mettere in evidenza la falsità dei suoi interlocutori. Giovanni aveva
predicato il ravvedimento, ma essi non si erano pentiti (Lu 3:3), aveva
presentato il Messia, ma non l’avevano ricevuto (Gv 3:27/28). Erano disposti a
farlo ora? Avrebbero accettato ora la testimonianza del Battista?
Questi uomini, anziché accettare
l’implicito invito del Signore, ragionano (25), cercando una risposta, ma le
loro bocche sono turate. Davanti a loro c’è una scelta: o confessare il loro
errore o correre il rischio di scatenare le folle (26). Ma queste persone, che
ricercano solo la loro gloria personale (Gv 12:43), preferiscono fare la figura
degli ignoranti con una malcelata menzogna.
Il Signore non ha altro da aggiungere e
da dire (27).
Facciamo
attenzione quando il Signore ci parla e sottomettiamoci di buon cuore alla Sua
autorità per trovare una saggia direzione nella nostra vita.
D.C.