Gesù fece questo primo dei suoi segni miracolosi in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.
Giovanni 2:11
Sette miracoli di Gesù
L’apostolo
Giovanni, nel Vangelo che ha scritto,
racconta di sette miracoli compiuti da Gesù. Nella Bibbia, i miracoli
servono a mettere in evidenza la potenza di Dio; a volte sono chiamati
“prodigi” perché escono dall’ordine naturale delle cose, oppure “segni” perché
attirano la nostra attenzione su quanto Dio vuole rivelarci. I miracoli che
Gesù ha compiuto sono dei segni che ci rivelano aspetti differenti della Sua
persona, e ci sono raccontati per spingerci a credere in Lui (Giovanni 2:11).
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In occasione del primo miracolo (Giovanni 2:1-11), Gesù trasforma l’acqua in
vino. È segno del fatto che Egli vuole rallegrare il cuore del credente, e che
può far diventare nuove tutte le cose. Alle nozze di Cana, infatti, i sei
recipienti di pietra, del tipo che si usava per contenere l’acqua dei riti di
purificazione, sono il simbolo dell’antica religione, dominata dalla “Legge di
Mosè”. Ma quando Gesù trasforma l’acqua in vino, rende testimonianza che in Lui
si compie il Regno di Dio, un regno d’amore e di libertà, di pace e di gioia.
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Con il secondo miracolo (Giovanni 4:46-54), Gesù, con la sola parola, compie
una guarigione a distanza. Un uomo lo supplica di andare a guarire suo figlio
malato. Gesù risponde: “Va’, tuo figlio vive”. L’uomo crede alla
parola di Gesù, torna a casa e trova il figlio guarito! La parola di Gesù ha la potenza di dare la vita. Udirla e
riceverla nel cuore equivale a vivere! “Quest’uomo prende Gesù in parola. Ecco
come dovremmo ricevere anche noi la Parola di Dio. Preghiamolo che tocchi i
nostri cuori affinché crediamo a ciò che ci promette” (Giovanni
Calvino).
(segue domani)