Un piccolo seme posto sulla terra sembra scomparirvi, appare come dimenticato, tuttavia un giorno si manifesterà sotto la forma inaspettata di una pianta o di un albero. Un grosso bruco si trascina penosamente su una foglia. Alcuni giorni più tardi, apparentemente senza vita, dorme nella sua crisalide. Tutto è finito dunque? Al contrario! Un giorno la crisalide si aprirà e da essa ne uscirà una magnifica farfalla dotata di un corpo nuovo che non ha assolutamente nulla di compatibile con quello del bruco.
Questi semplici fatti, facili da osservarsi già in natura, ci parlano di questo grande mistero: la risurrezione. “Quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore, che trasformerà il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria” Filippesi 3:20-21.
Che giorno di trionfo quando questo corpo corruttibile rivestirà l'incorruttibilità. La morte sarà sommersa nella vittoria (1 Cor. 15:54). I morti si alzeranno, i corpi di coloro che riposavano nella polvere, ne usciranno. Tutto questo grazie alla potenza di Dio.
Il grande fatto della risurrezione è mostrato ai nostri occhi nella natura ed è annunciato nella Parola di Dio.
“Ma qualcuno dirà: Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano? Insensato, quello che tu semini non è vivificato se prima non muore; e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere” 1 Cor. 15:35-37.
“Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata sommersa nella vittoria” ver. 53-54.