Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso… dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa.
Atti 17:24, 25
Egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che
siamo polvere.
Salmo 103:14
Che
cos’è la nostra vita?
Giacomo 4:14
Noi tutti abbiamo la tendenza a stabilirci su
questa terra e a fare dei progetti come se la nostra vita non dovesse finire
mai. Dimentichiamo forse che la vita dell’uomo è nelle mani di Dio? Oppure
vogliamo liberarci da questa dipendenza e tentare di spiegare la nostra
esistenza come il frutto del caso e dell’azione del tempo? Abbiamo apprezzato i
benefici di Dio, rappresentati da tutte le potenzialità e dalle innumerevoli
capacità di cui ci ha dotati? Egli ha diritto di aspettarsi da noi un risultato
(Matteo 25:15-28), ma se non riconosciamo che è Lui ad averci donato quelle
capacità, rischiamo di usarle a nostro danno.
Nella Sua grazia, Dio si ricorda che siamo
polvere, che siamo fatti di carne, un soffio che passa (Salmo 78:39), e così
non ci tratta in base alle nostre mancanze. Ma se la nostra vita non è altro
che un vapore che “appare per un po’ di tempo e poi svanisce”, non
dimentichiamo mai che la nostra anima ci sarà ridomandata (Luca 12:20).
Misurati col metro di Dio, i nostri progetti non
sono altro che vanità (Ecclesiaste 1:14): “Che gioverà a un uomo se, dopo aver
guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?” diceva il Signore (Matteo
16:26). Il re Salomone conclude il Libro dell’Ecclesiaste con queste parole: “Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: Io non
ci ho più alcun piacere” (Ecclesiaste 12:1). Ma come fare per ricordarci di
Lui? Leggendo la Sua Parola, e parlandogli con la preghiera.