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venerdì 8 aprile 2022

Secondo le promesse

Il Signore Gesù non venne nel mondo all’improvviso. Fin dagli albori dell’umanità era certa la promessa di Dio che un giorno sarebbe venuto il redentore. Per poter conoscere il Figlio di Dio, già secoli prima della nascita di Gesù, furono resi noti i dettagli riguardanti la Sua vita negli scritti ebraici dell’Antico Testamento. Questi fornivano un quadro preciso del Messia in modo che fosse ben riconoscibile e che fosse escluso ogni possibile fraintendimento. 

Sulla base di queste promesse dell’Antico Testamento, si aspettava al tempo di Gesù l’arrivo del Messia. Fu profetizzato che la nascita di Gesù sarebbe avvenuta in maniera soprannaturale per mezzo di una vergine. Il profeta Isaia, 750 anni prima di Cristo, scrisse in proposito: “Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele (Dio con noi)” Isaia 7:14.

Nei libri dell’Antico Testamento troviamo, oltre a ciò, molti particolari riguardanti la Sua morte, la sofferenza, il tradimento di Giuda, la crocifissione, la spartizione ed estrazione a sorte delle vesti, la Sua sepoltura e resurrezione dai morti. Tutte queste profezie si adempirono durante la vita di Gesù e ci permettono di sapere che Gesù è colui che affermava di essere, l’unico uomo alla cui vita si alluse per mezzo di scritti già centinaia di anni prima della Sua nascita e la cui esistenza fu descritta in molti particolari. 

E’ l’unico il cui corpo non rimase nella tomba, ma risuscitò. Giunse a noi dall’aldilà, visse 33 anni sulla nostra Terra e tornò di nuovo a Dio dopo la Sua resurrezione. 

Un ulteriore indizio della credibilità di Gesù per i Suoi contemporanei era dato dai miracoli. L’entrata in scena di Gesù fu accompagnata da numerosi e straordinari miracoli. Gesù risuscitò dei morti, guarì ciechi, lebbrosi, muti, sordi, paralitici in gran numero. Giovanni testimonia: “Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere” Giovanni 21:25.

E che dire dei suoi insegnamenti?

Ciò che colpisce di più del suo insegnamento è che parlò di se in un modo unico. 

Asserì di essere la Verità e nessun'altra religione aveva mai affermato una cosa simile.

Disse di essere la luce del mondo. Il pane della vita.

Affermò che Abramo aveva esultato di gioia nel vedere il suo giorno.

Disse che Mosè aveva scritto di Lui.

E la più grande rivelazione data agli uomini fu Lui stesso. Le sue opere, il suo cammino, il suo amore.