(Gesù disse:) “Chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna”.
Giovanni 4:14
Gesù
era in cammino dalla Giudea verso la Galilea. La strada più diretta passava per
la Samaria, ed era lì che il Signore voleva incontrare una persona di cui
conosceva i problemi e i bisogni. A un certo punto, Gesù si ferma; è stanco.
Seduto sul bordo d’un pozzo, aspetta qualcuno.
Ed
ecco che giunge una donna; la sua vita è complicata e difficile. Il suo cuore è
vuoto, e lei si aggrappa alle sue uniche e piccole certezze: la brocca per
attingere l’acqua ogni giorno, il pozzo di Giacobbe, la religione... Com’è
difficile per lei liberarsi dalla sue opinioni e dalle sue credenze!
Gesù
si mette alla sua portata, con umiltà e dolcezza. Si è seduto lì, ha sete e le
chiede da bere... Ma è Lui che dà
l’acqua viva, quella che calma la sete dell’anima, che esamina il cuore a
fondo. Il Signore sa tutto di lei e mette a nudo il suo misero stato morale.
“Egli mi ha detto tutto quello che ho fatto”, dirà poco dopo ai suoi
concittadini.
Gesù
fa prendere coscienza dei veri bisogni, ed è venuto per soddisfarli. Egli
presenta a quella donna il dono di Dio,
il dono della vita, una sorgente d’acqua “che scaturisce in vita eterna”, lo
Spirito Santo come un fiume d’acqua viva (Giovanni 7:38). Le dà la convinzione
che Dio la cerca per perdonarla e farla entrare nella relazione meravigliosa di
“figlia” di Dio. Quel Dio che la ama, il Padre, desidera essere adorato “in
spirito e in verità” (Giovanni 4:23). Da persone come quella donna, come noi!
Anche da te!