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giovedì 23 gennaio 2025

23 gennaio - 1. “Beati i poveri (umili) in spirito”

“Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli”.

Matteo 5:3

 

Beato chi ha cura del povero! Nel giorno della sventura il SIGNORE lo libererà.

Salmo 41:1

 

 

Le Beatitudini, insegnate dal Signore Gesù nel Vangelo di Matteo (cap. 5) ci fanno pensare ai tanti credenti dell’Antico Testamento che sono definiti beati. Sono delle promesse che il Signore ha fatto ai discepoli, ma sono valide per tutti quelli che mettono la loro fiducia in Lui.

Queste promesse di beatitudine ci sorprendono e forse ci sconcertano. Come si può essere felici quando si è malati, o nel lutto, o perseguitati perché si pratica la giustizia? Gesù, che è stato l’esempio perfetto di tutto ciò, comprende le nostre sofferenze. Non disprezza le nostre lacrime, ma ci promette una felicità duratura, addirittura eterna, perché ci fa realizzare già fin d’ora qualcosa del cielo.

“Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli”. Questa promessa del regno dei cieli non è annunciata a quelli che si credono importanti o che sono orgogliosi e soddisfatti di se stessi, ma agli umili, a quelli che non hanno nulla da far valere, né tante buone intenzioni, né particolari atti generosi. Vengono a Dio con le mani vuote, per accogliere mediante la fede il Suo perdono ed entrare così nel Suo regno.

Questo “regno di Dio” indica una realtà inaugurata dalla venuta di Gesù; si manifesta dove non dominano più la rivalità, la gelosia, ma dove regnano giustizia, pace, gioia (Romani 14:17). Esso si realizza in primo luogo nel nostro cuore, quando riconosciamo la signoria di Cristo e la Sua autorità sulla nostra vita.

 (il seguito nei prossimi 7 lunedì)