Se siete insultati per il nome di Cristo, beati voi! Perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su di voi.
1 Pietro 4:14
Nel terzo secolo dell’era cristiana, Cipriano, futuro vescovo di Cartagine,
scriveva al suo amico Donato: “Questo mondo è malvagio, Donato, incredibilmente
malvagio. Ma io vi ho scoperto della gente amabile e santa che ci ha insegnato
un grande segreto. Essi hanno trovato una gioia che è mille volte superiore a
tutti i piaceri d’una vita di peccato. Sono disprezzati e perseguitati, ma
questo non li scoraggia. Questa gente, Donato, sono i cristiani... e ormai
anch’io sono uno di loro”.
Non ci stupiamo se il mondo di allora era malvagio come quello dei nostri
giorni. Ma in quel mondo vivevano delle persone che, dopo aver lasciato i piaceri di una vita di peccato, avevano trovato la
loro felicità in Gesù Cristo. Erano perseguitati, ma sapevano che “tutti
quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2
Timoteo 3:12).
Questa testimonianza resa ai credenti del
primo secolo ci chiama in causa. Altri, prima di loro, erano imprigionati,
denutriti e maltrattati (Ebrei 13:3), e avevano “accettato con gioia” di essere
privati dei loro beni, sapendo di avere altre ricchezze nei cieli (10:34).
Oggi, molti cristiani subiscono
l’oppressione, i maltrattamenti, la prigione. Preghiamo per i nostri fratelli e
sorelle perseguitati. Che la fede di tutti i credenti ci stimoli, ci strappi
dall’indolenza e faccia di noi dei testimoni più viventi, che non si vergognano
dell’Evangelo di Dio!