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venerdì 31 gennaio 2025

31 gennaio - Quale futuro?

“Io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza”.

Geremia 20:11

 

 

Il movimento “punk”, che comparve negli anni settanta del secolo scorso, aveva un motto che si poteva leggere sui muri di alcune città: “No future” (nessun futuro). Esprimeva l’amarezza e la delusione della gioventù che non vedeva davanti a sé un futuro, se non quello di “esistere senza vivere”.

Sono trascorsi quarant’anni e l’espressione “no future” non è più utilizzata; ma qualcosa della sua sostanza resta: un’angoscia profonda di fronte ad un avvenire incerto. Al di là di un indiscutibile progresso tecnologico, cosa si vede? Ingiustizia, disoccupazione, conflitti sociali, corruzione, terrorismo, droga, malattie inguaribili... Si va alla ricerca di compensazioni, di qualcosa che riscaldi il cuore e aiuti a superare le difficoltà. Il materialismo non riempie il cuore; la religione, per come la si presenta, è superata e non più credibile. Così si diventa agnostici, o si aderisce alle credenze più strane... Ma che delusione!

Dunque, niente futuro? Nessuna speranza? No! C’è un futuro di felicità per ogni uomo che si rivolge a Dio tramite Gesù Cristo, un futuro che dà alla vita tutto il suo vero significato. Dio non è cambiato dall’epoca in cui si rivolgeva al profeta Geremia (vedi il versetto di oggi) e non cambierà mai. Egli è vero, è amore. Salva ogni persona che lo cerca e gli dà fiducia: “Mi cercherete e mi troverete”, dice Dio (Geremia 29:13,14). Egli, ancora oggi, apre le braccia per ricevere chi è nell’angoscia; vuole dargli un domani, un futuro di vita che non finirà!