(Gesù) è venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio.
Giovanni 1:11-12
Il padrone, i servi e il figlio
Alcune parabole: 8. Matteo
21:33-46
Riassunto. Un proprietario pianta una vigna e l’affitta a dei
vignaiuoli; poi va in viaggio. Al tempo della vendemmia, manda i suoi servi per
ricevere il dovuto, ma i lavoratori li maltrattano e ne uccidono alcuni. Allora
il proprietario ne manda altri che subiscono la stessa sorte. Alla fine, manda
il proprio figlio, ma anche lui è messo a morte. Il padrone, allora, è
costretto a condannare quei vignaiuoli e ad affittare la vigna ad altri.
Significato. La vigna rappresenta il popolo d’Israele che Dio aveva
scelto per essergli testimone fra le nazioni della terra (Isaia 5:7). I
vignaiuoli raffigurano i responsabili del popolo, e i servi sono i profeti che
Dio aveva ripetutamente mandato a Israele; il figlio raffigura Gesù Cristo,
respinto e condannato a morte. Dopo questo terribile atto, il popolo d’Israele
è stato disperso, e Dio ha affidato la Sua testimonianza alla Chiesa, cioè ai
cristiani, raffigurati nella parabola dagli “altri” lavoratori.
Insegnamento. La Chiesa è composta da tutti quelli che hanno creduto e
ricevuto il Figlio di Dio come loro Salvatore. Ancora oggi, ciascuno può
imparare a conoscerlo leggendo la Bibbia e ascoltando il messaggio
dell’Evangelo. Ognuno, personalmente, deve poi decidersi nei confronti di Gesù:
o rifiutarlo e fare come quelli che l’hanno crocifisso, subendone la condanna;
o riceverlo e amarlo, e allora Egli ci dà la vita e ci unisce a Sé per l’eternità. Dio l’ha
stabilito per essere il fondamento della Chiesa. L’atteggiamento individuale
nei confronti di Cristo è quello che stabilisce la differenza fra gli uomini e
le donne di questo mondo: da una parte quelli che lo amano, dall’altra quelli
che lo rifiutano. Egli è il Salvatore dei primi, ma sarà il Giudice degli
altri.