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venerdì 28 aprile 2023

Al comando

“Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva: Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese” Apocalisse 1:9-11.

Secondo notizie storiche, Paolo fu decapitato con la spada a Roma, Pietro crocifisso su una croce a testa in giù, Giacomo il fratello di Giovanni decapitato da Erode Agrippa e il giovane Marco, prima trascinato lungo le strade di Alessandria e poi messo al rogo.

E' probabile che Giovanni avesse un  profondo timore per il futuro della chiesa. Forse si stava chiedendo se ci fosse, per lui e per gli altri credenti, abbastanza capacità per opporsi a quei tempi malvagi, quando improvvisamente, il Dio onnipotente, il Creatore di ogni cosa, il Signore della storia e del futuro, lo rassicura con la Sua stessa presenza, assicurandogli che Egli ha sempre il controllo in questo mondo. Il suo ordine è quello di scrivere una lettera alla chiese per rassicurarle di questo. Dio è sempre al comando.

Forse, proprio in questo momento potreste trovarvi ad attraversare qualche problema particolare, magari vi sentite soli, in una situazione disperata. Ed ecco che il Signore viene a voi e vi dice: “Io sono il Signore, non esistono situazioni incontrollabili per la mia potenza e puoi riporre in me tutta la tua fiducia”.