Dio il SIGNORE ordinò all’uomo: “... dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai”.
Genesi 2:16-17
Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo
vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo.
Giovanni 17:3
La caduta
Nel linguaggio cristiano, quando si parla della
“caduta”, si fa riferimento alla disubbidienza di Adamo ed Eva, come leggiamo
nelle prime pagine della Bibbia. Essi hanno ceduto alla tentazione del diavolo
e alle sue insinuazioni, e sono caduti nel peccato.
Dio aveva creato ogni cosa per la felicità
dell’uomo; gli ha dato la libertà di mangiare il frutto di ogni albero del
giardino, escluso uno, uno solo, quello dell’ “albero della conoscenza del bene
e del male”. Se ne avesse mangiato, sarebbe morto. Ma il diavolo ha messo in
dubbio la parola di Dio: “No, non morirete affatto!”, ha detto; anzi, “sarete
come Dio” (Genesi 3:4, 5)! Ha fatto intendere che Dio voleva impedire che
l’uomo fosse come Lui, e che, se avesse disubbidito, avrebbe avuto accesso a
una condizione di benessere assai più grande, nella totale indipendenza dal
Creatore; sarebbe stato in grado di badare a se stesso e avrebbe potuto
decidere ciò che era bene o male.
Adamo ed Eva hanno così mangiato il frutto
proibito, e ciò che Dio aveva predetto sì è avverato. Sono stati cacciati dalla
Sua presenza, privati della relazione con Lui, colpevoli della loro ribellione
e del loro peccato. Questa è la condizione che ci è stata trasmessa!
Ma il Signore Gesù ha vinto il
diavolo e ha aperto all’uomo una via per ritrovare una relazione con
Dio. Così, come Adamo è il capostipite di una generazione umana lontana da Dio,
Gesù è il capostipite della generazione di chi possiede la vita di Dio. Perché
è per mezzo della Sua morte e della Sua risurrezione che Egli
può dare la vita eterna a chi crede in Lui.