“Secondo la mia viva attesa e la mia speranza … Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte. Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno” Filippesi 1:20/21.
“Per me vivere è Cristo”. Questa frase riassume la vera pietà cristiana. Paolo non dice: “per me vivere è il lavoro” o “per me vivere è il servizio religioso” o “la beneficenza” o “la moralità”. Chi è stato devoto come Cristo il perfetto servitore? Chi è stato più pio, ha fatto più del bene o è stato più irreprensibile di Paolo? Egli apprezzava queste cose, ma, prima di tutto, amava Cristo!
Il Diavolo si sforza di allontanare i nostri cuori da Cristo e poco gli importa dei mezzi impiegati per raggiungere il suo obbiettivo. Satana odia Cristo ed impiegherà tutti i mezzi possibili per allontanare le anime da Lui. Si servirà della concupiscenza di un uomo, lo lascerà anche essere religioso, un benefattore, amabile, d’una certa moralità, ma farà di tutto per impedire che diventi un credente devoto a Cristo. Lo scopo di Satana è di distogliere i cuori degli uomini da Cristo. Da questo l’importanza d’avere sempre un solo motivo, un solo scopo davanti a noi. Questo motivo è Cristo, e il segreto di un servizio efficace è di avere Lui come scopo, in modo che Lui possa dire: “”voi lo avete fatto a me” (Matteo 25:40).
Quale privilegio è quello di essere ammessi a fare qualche cosa per Cristo, per poco che sia, e di potere avere Lui davanti al nostro cuore! Il servizio cristiano è quello che è fatto per Cristo e quello soltanto. Tutti i pensieri di Dio hanno Gesù per centro; il Suo disegno eterno è di esaltare e glorificare il Suo nome. Ben presto, l’universo intero sarà chiamato ad avere per centro Gesù stesso. Il ruolo del cristiano, oggi, è di anticipare questo giorno e di avere in Gesù Colui che assorbe ed eclissa tutto il resto.
