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giovedì 27 aprile 2023

Niente sfugge

Il capitolo primo ci mostra quale fu la visione di Ezechiele:  “...Era un'apparizione dell'immagine della gloria del SIGNORE” Ezechiele 1:28.

La visione non è chiara al profeta difatti, come possiamo leggere, la sua descrizione è  tanto approssimativa da costringere Ezechiele a fare tutta una serie di paragoni.

 “Al di sopra della volta che era sopra le loro teste, c'era come una pietra di zaffiro, che pareva un trono; e su questa specie di trono appariva come la figura di un uomo, che vi stava seduto sopra, su in alto. Vidi pure come un bagliore di metallo, come del fuoco, che lo circondava tutto intorno dalla sembianza dei suoi fianchi in su; e dalla sembianza dei suoi fianchi in giù vidi come del fuoco, come uno splendore tutto attorno a lui” Ezechiele 1:26-27. 

Ed è senza dubbio voluto perché la gloria del Signore non poteva essere manifestata chiaramente come lo sarà poi nella persona di Cristo (2 Corinzi 4:6).

Poi sono descritte delle ruote che stavano presso i cherubini e rappresentano il governo di Dio così spesso incomprensibile, ma sempre condotto dall'alto. Lo Spirito animava tutto.

Le ruote costituiscono la parte inferiore del carro, quella che si muove sulla terra. Le ruote sono piene di occhi perché niente nel governo di Dio avviene per caso. Il suo governo non è cieco, così spesso incomprensibile, ma sempre condotto dall’alto.

“L'aspetto delle ruote era come il bagliore del crisolito...I loro cerchi erano alti e imponenti; i cerchi di tutte e quattro erano pieni d'occhi tutt'intorno” v.17-18.