Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei.
Efesini 5:25
1. “Edificherò la mia Chiesa “
Nell’elenco telefonico della mia città, che non ha
molti abitanti, trovo una dozzina di chiese diverse. Spesso sento dei cristiani
che parlano della “loro” chiesa, anche se nei Vangeli leggo che “Gesù doveva
morire… per riunire in uno i figli di Dio dispersi”
(Giovanni 11:51, 52). Nelle loro Lettere, gli apostoli parlano di “chiese”,
alludendo a gruppi di credenti che si riunivano in varie località; ma la parola
“chiesa” (tradotta anche con
“assemblea”) al singolare indica anche l’insieme di tutti i veri
credenti. Quando il Signore ne annuncia la formazione, dice:
“Edificherò la mia chiesa” (Matteo 16:18).
All’inizio della sua storia, raccontata nel libro degli Atti, “tutti quelli che
credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune” (Atti 2:44).
Quali conclusioni si devono trarre? Senz’altro che
le divisioni sono opera nostra; vi hanno contribuito l’allontanamento
dall’insegnamento biblico e l’orgoglio umano, oltre all’opera di Satana che
cerca in tutti i modi di demolire quello che Dio costruisce. Ma ciò che mi
rallegra, è la certezza che Gesù edifica Egli stesso
la Sua chiesa, e ne garantisce l’unità e l’avvenire. “Cristo ha
amato la chiesa e ha dato se stesso per lei”, “la nutre e la cura teneramente”,
“la santifica” (Efesini 5:25-29). È Lui che giorno dopo giorno aggiunge delle
nuove “pietre viventi” (1 Pietro 2:5; Atti 2:47) a questo “edificio
spirituale”. Lui conosce i veri credenti e ben presto verrà a portarli via da
questo mondo per averli in cielo con Sé, per sempre (1 Tessalonicesi 4:16).
(il seguito domani)