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sabato 8 aprile 2023

BABELE - BABILONIA (2/3)

I quattro imperi

Nelle profezie bibliche, Babilonia è vista come il simbolo dell’idolatria e dell’oppressione del popolo di Dio. Fu la prima potenza che conquistò la città di Gerusalemme, mettendo fine al regno che Dio aveva stabilito nel suo popolo.

Proprio al momento di questi avvenimenti hanno avuto inizio i “tempi delle nazioni” (Luca 21:24), perché Dio mise il dominio nelle mani delle potenze pagane. Questo tempo, che durerà fino all’apparizione di Cristo, è diviso nella Parola di Dio in quattro periodi che è importante conoscere per la comprensione delle profezie (Daniele 2 e 7; Zaccaria 1:6):

1. l’Impero Babilonese,

2. l’Impero Medo persiano

3. l’Impero Greco,

4. l’Impero Romano.

In Daniele 2, questi quattro imperi furono visti in sogno da Nebucadonosor, re di Babilonia, sotto una prospettiva umana. Essi apparvero come un’imponente statua la cui testa d’oro rappresentava lui stesso (Daniele 2:38). Il petto e le braccia d’argento indicavano l’impero medo-persiano (Daniele 5:26-28), il ventre e le cosce di rame l’impero greco (Daniele 8:20, 21) e, alla fine, le gambe di ferro e i piedi, in parte di ferro e in parte d’argilla, l’impero romano. La pietra che nella visione del sogno si distaccò dal monte, senza intervento umano, e che frantumò prima i piedi, poi tutta la statua, è Cristo, il cui regno “non sarà mai distrutto e non passerà sotto il dominio di un altro popolo” (Daniele 2:44).

In Daniele 7, i quattro imperi furono rivelati al profeta nella prospettiva divina. Daniele vide quattro diversi animali selvaggi salire dal mare. Essi rappresentano il vero carattere di questi imperi, fatti di brutalità e di ferocia, e di contrasto totale coi pensieri di Dio. Babilonia è descritta qui come un leone, la Persia come un orso, la Grecia come un leopardo e Roma come una bestia spaventosa e potente con dieci corna. Questa bestia sarà uccisa prima che il dominio sia dato a colui che viene “come un figlio d’uomo”…”sulle nuvole del cielo”. Anche qui, Cristo è visto come il vincitore definitivo.


(segue domani e termina)