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sabato 6 gennaio 2024

06 gennaio - Dio si rivolge a me

Dio… ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite.

Ebrei 1:1-2; 2:1

 

Dio si rivolge a me

 

Al di là di ogni opinione, di ogni tradizione, il messaggio della Bibbia merita la nostra più viva attenzione. In questo libro è Dio stesso che parla all’uomo.

Dio è infinito, e l’intelligenza umana non può elevarsi fino a Lui mediante il solo ragionamento; Dio può essere conosciuto solo nella misura in cui Egli stesso si rivela.

La creazione, incluso l’uomo, è una meravigliosa testimonianza del Creatore, potente e sapiente, e l’essere umano è inescusabile se non lo riconosce.

C’è poi anche la coscienza; essa è un dono di Dio che ci permette di discernere il bene dal male, e che riprende o approva le nostre azioni (Romani 2:15). Ma per poter conoscere un Dio Salvatore, un Dio che s’interessa della sua creatura, che vuole la sua felicità, occorre un altro linguaggio: quello della Bibbia. Essa non è una semplice raccolta di fatti storici e di precetti morali: non ci dice soltanto “questo è permesso, quello no”. Non è neppure un manuale religioso riservato a persone colte o a un clero. Anche se contiene delle parti più difficili di altre, ogni lettore, umile e in buona fede, è in grado di comprendere il suo messaggio essenziale. Si potrebbe concepire un Dio che parlasse alla sua creatura con un linguaggio oscuro? Sarebbe Egli giusto se riservasse la comunicazione del Suo piano di salvezza soltanto a pochi iniziati?

Cari lettori, Dio che vi conosce, che vi ama e vi cerca, si rivolge a voi tramite questo Libro. Leggere la Bibbia equivale ad ascoltare Dio!