Non v’illudete; né fornicatori, né idolatri, né adulteri… erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
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Corinzi 6:9-11
Ridotti
in pezzi, ma pieni di speranza!
«La mia vita sta per
finire (ho 35 anni), stroncata dal flagello dell’AIDS. Non do la colpa a
nessuno, solo a me stesso. Da tempo la mia volontà è stata come una sfida a
Dio. Ho seguito sempre gl’impulsi del momento, ho voluto vivere libero da ogni
legge morale, risoluto a soddisfare ad ogni costo la mia sete di gioia. A ogni
costo, cioè senza preoccuparmi dell’offesa fatta all’amore di Cristo per me, né
dello sfacelo della mia anima e del mio corpo, né delle ferite che infliggevo
agli altri…
Ho trovato nella grazia
infinita di Dio la forza di riconoscere a fondo il male che ho commesso, di
chiedergli perdono. Ho anche trovato in Lui la forza per vivere nella speranza,
nell’attesa del momento in cui il Creatore “asciugherà ogni lacrima” dai miei
occhi. Ma mi fa male vedere dove vanno a finire migliaia di ragazzi, ingannati
da una falsa idea di libertà e spinti a poco a poco verso la perdita di ogni
possibilità di conoscere le gioie di un vero amore. Cari ragazzi, l’amore,
quello vero, si costruisce nella fedeltà e non può portare alla morte. Sono gli
uomini che uccidono l’amore riducendolo a un piacere egoista, effimero e
suicida. Voi che avete il futuro davanti e che volete costruire sul solido,
dite “sì” a Dio. Prendete oggi l’impegno di consacrargli il vostro cuore, la vostra
mente, il vostro corpo. Lui è fedele e vi ama; e vi darà la forza per farlo.»
(da uno scritto di Dominique
Morin)
Lettore, forse tu dirai: È
troppo tardi, ormai ho rovinato la mia esistenza. No! Rivolgiti al Signore Gesù
oggi stesso; sarà Lui a rimettere in sesto i cocci della tua vita e a guarire
le tue ferite.