Tu dici: “Mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!” Tu non sai, invece, che sei infelice, miserabile, povero, cieco e nudo. Perciò io ti consiglio di comperare da me dell’oro purificato dal fuoco… delle vesti bianche per vestirti… e del collirio per ungerti gli occhi e vedere.
Apocalisse
3:17, 18
“Voi
che non avete denaro, venite!”
Nel versetto di oggi
l’apostolo Giovanni descrive il cattivo stato dei cristiani di Laodicea. Ma non
è forse lo stesso in cui si trovano molti esseri umani?
Chi non conosce Dio è
“infelice, povero, cieco e nudo”. È infelice e, per nascondere la sua
infelicità, si stordisce nei piaceri senza mai trovare la pace. La sua povertà
è evidente; anche se accumula ricchezze, alla fine non gli resta nulla. “Uscito
nudo dal grembo di sua madre… se ne va com’era venuto; di tutta la sua fatica
non può prendere nulla da portare con sé” (Ecclesiaste 5:15). Infine, è
spiritualmente cieco perché ha preferito le tenebre alla luce che solo Gesù
Cristo può dare (Giovanni 3:19).
Il rimedio non può venire
che da Dio. Egli invita ciascuno di noi a cercare presso di Lui ciò che ci
manca. “O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete
denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro… vino e
latte” (Isaia 55:1). Tutto ciò che è necessario per avere la vita eterna è
gratuito perché il prezzo lo ha già pagato Gesù Cristo. Basta riconoscere la
nostra incapacità, e credere al Salvatore che, col sacrificio della sua vita,
ha espiato i nostri peccati. È lui che dà, a chi crede, la felicità d’una
coscienza liberata, perché lo riveste della Sua giustizia, la sola che possa sostenere lo sguardo del Giudice,
e lo arricchisce delle “immense ricchezze della sua grazia” (Efesini 2:7).