Dio disse a Mosè: “Io sono colui che sono”. Poi disse: “L’IO SONO mi ha mandato da voi”.
Esodo
3:14
Egli è la rocca, l’opera
sua è perfetta.
Deuteronomio
32:4
“Ho
trovato la roccia”
Il 22 gennaio 2007 moriva l’Abbé Pierre, conosciuto anche in Italia per la sua vita spesa in favore dei diseredati. Ricordiamo qui una sua conversazione in cui racconta il suo incontro con Dio:
«A 15-16 anni ho messo
tutto in questione leggendo il “Discorso del metodo” di René Descartes (Cartesio). La rigorosa logica
cartesiana si è fatta strada nel mio spirito ed è sfociata in questo pensiero:
“Se tu fossi nato in un ambiente musulmano, buddista o ateo, saresti pronto a
impostare la tua vita in altro modo”. Quanti dubbi! Ero affascinato da tutte le
scuole di pensiero più o meno panteiste, dalle loro aspirazioni all’unità,
all’universalità. E mentre mi perdevo in queste fantasticherie, mi trovai per
caso, leggendo la Bibbia, di fronte alla scena in cui Mosè sente provenire dal
pruno in fiamme la voce di Dio, che gli ordina di andare dal Faraone a
chiedergli di liberare il popolo d’Israele. Mosè obietta: “Se mi dicono: ‘Qual
è il suo nome?’, che cosa risponderò?… Dirai: ‘L’Io sono mi ha mandato’”. Questo nome di Dio “Io sono” è stato per
me come una folgore. Mi ero immerso in un pantano di idee sbagliate, ma ora
avevo trovato una roccia.»
Questa roccia è Dio. Se riceviamo con fede la sua grazia
manifestata in Gesù Cristo, anche noi potremo dire: “Ha fatto posare i miei
piedi sulla roccia” (Salmo 40:2). E la nostra vita, come una casa fondata sulla
roccia (Luca 6:48), resisterà ai venti e alle inondazioni.