Chi crede nel Figlio (di Dio) ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.
Giovanni
3:36
Il
giusto giudizio di Dio
Cosa
ne sarà degli increduli quando dovranno comparire con tutto il peso dei loro
peccati davanti al grande Giudice? Il pensiero, o meglio la preghiera, che
sovente sentiamo alle sepolture: “Possa Dio essere un giudice clemente” non ha
nessun valore e non fa altro che ingannare le persone. L’uomo che muore senza
aver confessato i propri peccati e senza fede, incontrerà un Giudice giusto. E
guai a coloro che passeranno per quel giudizio! Nel Vangelo di Giovanni
leggiamo che tutti quelli che si sono riconciliati con Dio, accettando Gesù come
loro Salvatore, non verranno in giudizio (5:24). Paolo scrive: “Non c’è dunque
più nessuna condanna per quelli che sono
in Cristo Gesù” (Romani 8:1). Solo la fede in Cristo permette a Dio di
perdonare i peccatori. Ma su tutti coloro che respingono il Suo perdono, “l’ira
di Dio rimane”. Perché “l’ira di Dio”? Perché Dio non può tollerare il peccato;
perché, essendo tutti gli uomini peccatori per natura, Dio deve giudicarli e
condannarli. L’unico mezzo per scampare a questo giudizio è mettere la propria
fiducia nel Signore Gesù e nella sua opera alla croce.
Dimmi
allora, lettore, sei già “in Cristo Gesù”? “Eccolo ora il tempo favorevole,
eccolo ora il giorno della salvezza” (2 Corinzi 6:2)!