Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio.
2
Timoteo 1:8
Salvato
da una Bibbia rubata (2)
Darren, dunque, nella
cella d’isolamento per aver rubato una Bibbia, cercava quel passo che parlava
di libertà; ma non riusciva a trovarlo.
“Ho picchiato contro il
muro – racconta al suo amico Tony – per chiamare il vicino di cella. Gli ho
detto: ‘Ehi, tu conosci la Bibbia?’ Lui mi ha risposto: ‘Sì, sono cristiano,
cosa vuoi sapere?’ Gli ho parlato di quello che tu mi avevi detto a proposito
di Gesù che ti aveva liberato, e lui
mi ha detto di cercare nel Vangelo di Giovanni. Ho trovato la pagina, e ho
cominciato a leggere. All’inizio non capivo nulla, ma quel libro che raccontava
tutto ciò che Gesù aveva fatto era troppo interessante. Ho voluto leggerlo
tutto, e sono arrivato al passo di cui mi avevi parlato: «Se dunque il Figlio
vi farà liberi, sarete veramente liberi». Ho continuato ancora a leggere, e poi
sono ritornato su quella frase. Penso di aver capito. Anzi, ho veramente
capito. Ho letto la vita di Gesù e ora credo in lui. Ho persino cercato di
parlargli, l’altra sera. Questo vuol dire che sono diventato cristiano?”
Tony rimase seduto,
stupito ma felice. Non era stato capace di parlare di Gesù a Darren, ma ora Dio
gli faceva vedere che voleva servirsi di lui.
Allora i due carcerati si
misero a parlare, ma in modo nuovo, come due fratelli nella fede, fino a quando
furono rimandati nelle rispettive celle per la notte.
(da uno scritto di Tony Anthony)