Come potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio?
Giobbe 9:2
Giustificati dunque per fede, abbiamo
pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.
Romani 5:1
Come
essere giusti davanti a Dio?
Le domande della Bibbia
Giobbe è
abbattuto: ha perso i beni, i figli, i servi, ed ora è tormentato da una grave
malattia della pelle. Alcuni amici, venuti per consolarlo, gli fanno
interminabili discorsi per dimostrare che, se lui soffre così tanto, è perché
ha commesso dei peccati. Eppure la sua condotta era esemplare!
Quando io
soffro, quando il mio futuro è sbarrato, quando intravedo la morte, allora
innumerevoli domande mi assillano. Penso alla mia sofferenza, certamente, ma
ancora di più al perché di questa sofferenza. Ebbene, Giobbe ha imparato a
conoscere le compassioni di Dio (Giacomo 5:11) e a capire che nessun uomo, per
quanto bene faccia, è giusto davanti a Lui!
Uno degli
amici gli ha detto: “Se ricorri a Dio e implori
l’Onnipotente, se proprio sei puro e integro, certo egli sorgerà in tuo favore…
Dio non respinge l’uomo integro” (Giobbe 8:5, 6, 20). Ma Giobbe sapeva che il
problema non era quello, e risponde: “Sì, certo, io so che è così; come
potrebbe il mortale essere giusto davanti a Dio?”
Ecco la
domanda capitale. Chi può dire di non avere nulla sulla coscienza? La risposta
è arrivata solo con la venuta di Cristo: quella
giustizia che non ho e alla quale aspiro, Dio me la vuole donare. “È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e
ciò non viene da voi; è il dono di Dio” (Efesini 2:8). È per un atto della Sua
grazia che Dio considera “giusto” chiunque crede. Ma se Dio può fare questo e
può aprire al credente le porte del cielo è perché Gesù è morto ed è
risuscitato. È Lui che ha portato il giudizio del peccatore che si ravvede.