Tutti noi siamo, con la vita che viviamo, in attesa di qualcosa. Il lavoratore attende il weekend per il riposo, oppure le ferie o l’agognata pensione. Aspettiamo i risultati di un esame medico, lo studente attende il giorno degli esami. La nostra vita viene vissuta in una costante attesa di qualcosa, di qualcosa di speciale che illumini la nostra esistenza.
Ogni mattina ci appare come una promessa di rinnovamento, di un inizio nuovo, della possibilità di vivere qualcosa di diverso.
Ma ci fu una mattina diversa dalle altre. Sembrava la più triste, ma si rivelò la più grandiosa. Per le donne venute al sepolcro di Gesù, quella era una mattina di lutto, di tristezza, di delusione profonda. Gesù era stato crocifisso, e le speranze che avevano riposto in lui si erano infrante…
“La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole” Marco 16:2.
Invece, quel giorno stava per rivelarsi un giorno di stupore e di gioia. Stupore nel vedere che la pesante pietra che impediva l’accesso al sepolcro era stata rotolata, ed emozione constatando che il sepolcro era vuoto! Ma dov’era Gesù? Dove avevano messo il suo corpo?
“Perché cercate il vivente tra i morti? Egli non è qui, ma è risuscitato”. Luca 24:5-6
Le donne furono confortate prima dalle parole degli angeli: “Perché cercate il vivente tra i morti?”, e poi dall’incontro con Gesù in persona, risorto dai morti.
La mattina della risurrezione di Gesù è unica. La vita ha trionfato sulla morte, Gesù è vivente nei secoli dei secoli!
Noi che lo amiamo e confidiamo in Lui sappiamo che trionferemo con Lui. Anche se dovremo passare per la morte, ne usciremo gloriosi. Poiché siamo uniti al Signore risuscitato, anche noi parteciperemo alla gioia del mattino della risurrezione. Che tutta la nostra vita sia illuminata dalla luce del Cristo vivente, e che la sua gioia risplenda sul nostro volto!