Caino si allontanò dalla presenza del SIGNORE… Quindi si mise a costruire una città.
Genesi 4:16-17
Tu (o Dio) m'insegni la via della vita.
Salmo 16:11
3. La triste storia di Caino
In ogni tempo, i
“Caino” hanno perseguitato
e ucciso gli “Abele”. Ma Caino non si fermò all’omicidio di Abele; avendo udito
il giudizio di Dio e senza implorare il Suo perdono, “si allontanò dalla
presenza del SIGNORE” (v. 16). Caino edificò una città e diede
origine a una famiglia di lavoratori della terra e cacciatori, fra i quali si
coltivavano anche le arti e le scienze: agricoltori, musicisti, lavoratori di
metalli.
Egli non si
preoccupa di essere perdonato, perché non si preoccupa di Dio; desidera solo allontanarsi
dalla Sua presenza ed affermarsi nel mondo e nelle proprie imprese. Pensa di
poter vivere benissimo senza Dio, perciò si accinge ad abbellire il mondo
meglio che può, per stabilirvisi onorevolmente e rendersi rispettabile, benché
agli occhi di Dio sia maledetto, fuggiasco e vagabondo.
Questa è “la via
di Caino” di cui parla la Lettera di Giuda al v. 11, quella “via larga” che
milioni di persone, anche religiose, percorrono ancora oggi. Forse fanno sforzi
encomiabili per migliorare il mondo, ma Cristo, il solo mezzo di purificazione
preparato da Dio, è respinto. Questa è veramente “la via di Caino”.
Non dimentichiamo
che è posta davanti a noi un’altra via, la “via della vita”,
l’unica che dobbiamo imboccare per arrivare alla “vita eterna”. E questa via è Gesù Cristo, che ha detto: “Io sono la via,
la verità e la vita” (Giovanni 14:6).