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giovedì 11 marzo 2021

Vicino a Lui o lontano da Lui

“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”

Matteo 11:28

“Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!” 

Matteo 25:41



E' la stessa bocca che pronuncia queste due parole, ma in momenti diversi.

“Venite a me”. Questa prima frase risuona oggi. Essa si rivolge a tutti coloro che sono affaticati e carichi. Che cosa è che affatica l'uomo? Il peccato e le sue conseguenze.

L'appello del Salvatore è rivolto dunque a tutti gli uomini in quanto ogni uomo è un peccatore che vive portandosi dietro il proprio carico di peccati. 

Venire a Lui significa trovare ciò che egli dona: il riposo dell'anima, la liberazione da ogni schiavitù, il sollievo che porta l'avere pace con Dio, la speranza riguardo al futuro, la compagnia di Colui che ci accompagnerà durante il nostro cammino.

Significa soprattutto trovare qualcuno che può riempire il vuoto del nostro cuore, E' Lui che mi chiama e senza chiedermi niente in cambio, mi offre la felicità e la gioia della salvezza per la quale Egli ha pagato il prezzo di riscatto.

Domani la parola non sarà più al Salvatore ma al Giudice. Si tratta della stessa persona, la stessa voce, ma il linguaggio sarà cambiato:  “Andate via da me...nel fuoco eterno ”.

Vicino a Lui o lontano da Lui, questa è la differenza. Lontano da Colui che è la vita e la luce, regnano la morte e le tenebre. Lontano da colui che è la pace e il riposo, si trovano l'angoscia e i tormenti.

Rifiutare l'invito che oggi il Signore rivolge all'uomo tramite l'Evangelo equivale a scegliere domani la condanna. Perché? Perché quel peso che è continuato a rimanere sulle nostre spalle dinanzi a Dio costituirà motivo di allontanamento eterno.

 Oggi puoi ancora scegliere la vita.


“Io prendo oggi a testimoni contro a voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, onde tu viva” Deut. 30:19